Nonostante le preoccupazioni per le conseguenze della Brexit, General Motors sta dimostrando coi fatti di voler sostenere il proprio business in Gran Bretagna. L’ultima iniziativa del colosso statunitense ha coinvolto la sua divisione europea, e nella fattispecie il marchio Vauxhall, “gemello” di Opel che opera proprio Oltremanica.

Ebbene la Vauxhall ha aperto a una cinquantina di km a nord di Londra, nella cittadina di Luton, il più grande impianto di assemblaggio per veicoli destinati alla polizia. Ma anche ai vigili del fuoco e a altri operatori che gestiscono soccorsi, come quelli medici ad esempio.

Si tratta di un centro produttivo in grado di sfornare 2.500 veicoli all’anno, tutti abbastanza familiari anche dalle nostre parti, seppur col marchio di Russelsheim: Corsa, Astra, Insignia, Mokka, ma anche van e furgoni quali Combo, Movano e Vivaro, quast’ultimo costruito di sana pianta proprio a Luton. Per l’adeguamento di questi mezzi agli utilizzi “speciali”, si usa componentistica per il 90% prodotta da fornitori locali: su tutti tablet e connessioni wi-fi 4G.

Il tutto, come detto, è stato allestito all’interno dello stabilimento del Bedfordshire, che per l’occasione ha ricorso all’assunzione di 50 nuovi addetti. Un investimento divenuto necessario, se si pensa che in Gran Bretagna il marchio Vauxhall detiene il 70% delle commesse che riguardano le forze dell’ordine.

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