Aveva detto “arrivederci”, deciso a chiudere per un po’ il suo seguitissimo blog: Linus aveva salutato i suoi lettori con il suo solito modo schietto, senza fronzoli, diretto. “Io di mestiere non faccio l’editorialista, ho altre responsabilità e compiti, già per condurre il mio programma alla radio tutte le mattine faccio un grande sforzo per non ripetermi. Insomma, quello del blog era un impegno importante, gratificante nove volte su dieci, molto bello ma alla fine molto faticoso”, aveva raccontato poi in un’intervista a Repubblica. Ora il conduttore radiofonico sembra essere tornato sui suoi passi: è di questa mattina un post, malinconico e a tratti commovente, uscito sul suo blog. “Per radio o su Instagram ho detto che ho l’influenza, la verità è che sono solo un po’ debilitato per una cura che sto seguendo. Ormai la guarigione del tallone è diventata il mio Sacro Graal, una ricerca che sta tra il mistico, lo scientifico e la stregoneria. L’ultimo tentativo è una serie di infiltrazioni che dovrebbero aiutare l’osso a riassorbire l’edema che da tempo immemore mi causa tanto dolore. In pratica mi mettono una flebo di una cosa che non mi interessa cosa sia e me ne sto quattro ore abbondanti ad aspettare che scenda”. Linus racconta di questa cura come sempre con semplicità e senza drammatizzare: “Me ne sto qui, nella mia stanzetta all’ultimo piano, da solo, nel silenzio più assoluto. Sotto si vede una scuola, di quelle tipiche del centro di Milano, appoggiata a una vecchia chiesa. Vengo qui dopo il programma, poco prima dell’una, e per la prima ora non arriva un suono. Poi comincia la ricreazione e i bambini escono in cortile, e da lì non finiscono più di gridare”. Gli manca scrivere, dice, gli mancano i lettori: “Verrei qui anche domani. Scriverei anche domani”.

 

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