La polizia ha arrestato questa mattina padre Salvatore Anello, sacerdote noto a Palermo per i suoi riti di esorcismo. L’accusa contro il prete è di violenza sessuale. Gli agenti di polizia giudiziaria in servizio alla procura dei minori lo hanno fermato nel convento dei Cappuccini. Anello, 59 anni, è cappellano all’ospedale Civico. Il prete avrebbe palpeggiato due donne e tre minorenni che si erano rivolte a lui per essere aiutate. Con padre Anello è stato arrestato, per la stessa accusa, anche un colonnello dell’Esercito, Salvatore Muratore, 52 anni, in servizio alla caserma Turba di Palermo. Anche l’ufficiale avrebbe abusato di minorenni durante i “riti” della guarigione e le violenze sarebbero avvenute nelle abitazioni delle vittime.

L’indagine è iniziata quando gli agenti della sezione di polizia giudiziaria, diretta da Vincenzo Collorà, hanno raccolto la denuncia di una mamma e della figlia minorenne il 18 aprile di quest’anno. La donna aveva conosciuto l’ufficiale dell’esercito nella chiesa della Noce; l’uomo aveva detto di essere colonnello, guida spirituale e ospite di trasmissioni in onda su Radio Maria. In un momento di debolezza la donna gli raccontò alcuni suoi problemi familiari. L’ufficiale le promise che con i suoi metodi infallibili avrebbe “scacciato il diavolo che perseguitava la donna”, prospettandole una “terapia” con vari step: preghiere, abbracci e rapporti sessuali completi.

Le giovani si erano rivolte al religioso proprio per essere “guarite” e una delle vittime ha raccontato quanto successo.  A chi protestava per i palpeggiamenti e gli abusi, il colonnello avrebbe detto che era il diavolo a farle reagire in questo modo, “io sto solo invocando il demone della lussuria per liberarti”. La signora ha detto agli agenti di essere “completamente soggiogata”. Gli incontri di preghiera avvenivano a casa della “paziente” e qui l’ufficiale conobbe le figlie della donna, di 12 e 17 anni. Muratore avrebbe abusato della più grande delle ragazze e tentato approcci anche con la dodicenne, che però riuscì a respingerlo. Il 23 maggio è scattata la perquisizione a casa dell’uomo e nel suo ufficio nella caserma di piazza Turba. Nel computer portatile del colonnello, oltre a filmati su satanismo ed esorcismo, vennero trovati film porno che avevano minorenni come protagoniste. Nel cellulare furono scoperte anche conversazioni morbose con donne, sia su Whatsapp che su Facebook.

Intanto l’Esercito “ha già avviato tutte le procedure per l’immediata sospensione dal servizio” del colonnello. A rendere pubblica la sospensione dell’ufficiale sono le stesse forze armate italiane, “confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti” ed esprimendo “profondo sdegno e condanna nei riguardi dei gravi eventi accaduti”.

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