Venerdì 21 ottobre niente pane fresco: i dipendenti dei panifici artigianali e industriali protesteranno contro il mancato rinnovo del contratto, scaduto da 21 mesi, che interessa a livello nazionale 80mila lavoratori. L’agitazione è stata proclamata dai sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. A Milano è previsto un presidio davanti alla “Casa del Pane”, sede dell’Unione Panificatori. Alla manifestazione parteciperanno anche i dipendenti dalla Panem di Muggiò, storica azienda del settore.

Massimo Albanese, segretario generale della Fai-Cisl della Lombardia, ha spiegato che la protesta servirà “per denunciare la drammatica situazione in cui versa l’azienda che vede il Gruppo Novelli in concordato preventivo, con ritardi di alcuni mesi nei pagamenti delle retribuzioni e delle spettanze previdenziali”. Il Gruppo controlla una serie di marchi della grande distribuzione, da Ovito a Interpan, Cantina Novelli e Pan Famiglia.

Sempre per venerdì poi l’Usb, l’Unicobas e l’Usi hanno indetto uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata. L’Usb ha dichiarato che l’obiettivo della protesta sarà “la riaffermazione del lavoro e dello stato sociale, in opposizione frontale alle politiche di aziendalizzazione, privatizzazione e precarizzazione che i governi degli ultimi decenni stanno conducendo, incluso il governo Renzi attualmente in carica”.

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