Quando si ingaggia un maestro profumiere per creare fragranze inedite da diffondere nell’abitacolo con il sistema di areazione, vuol dire che nulla è lasciato al caso. E in un mercato di pescecani come quello degli sport utility, più che mai è il dettaglio a fare la differenza. Dunque la nuova Peugeot 3008, da questo punto di vista segna subito un punto a suo favore.

Anche se c’è da dire che bizzarrie del mercato (negli ultimi cinque anni le vendite di suv si sono più che raddoppiate) e strategie di marketing permettono di chiamare “suv” quel che in realtà sembra più un crossover: design raffinato, posizione di guida rialzata, angoli di attacco e uscita da fuoristrada, ma niente trazione integrale. Perché, diciamocelo, la gran parte di chi compra queste auto non pensa certo di sbatterle tra buche, sassi e guadi.

Peugeot 3008

E quindi ci si adegua a diciture che molto “profumano”, per rimanere in tema, di marketing e poco di tecnica. Facendosi bastare sistemi senza dubbio efficienti (e furbi) come in questo caso l’Advanced Grip Control, che tutto sommato un aiuto in fuoristrada (e in discesa, grazie all’assistenza elettronica HADC) lo danno. Ma non come le quattro ruote motrici, che tuttavia arriveranno nel 2019 con la versione ibrida plug-in: due motori elettrici a spingere le ruote posteriori, e il gioco è fatto.

In ogni caso, comunque la si voglia definire, alla fine la Peugeot 3008 è arrivata. Magari un tantino in ritardo rispetto alla concorrenza, ma è arrivata. E come detto, ha poco a che vedere con la simil-monovolume che l’ha preceduta e che pure un certo riscontro l’ha avuto.

Le proporzioni sono tipiche di una compatta ma le linee sono tese, robuste, originali. Quasi proiettate in avanti, verrebbe da dire. Gli interni sono accoglienti, i materiali e le finiture convincenti. E poi c’è lei, l’oggetto del contendere: quella plancia dall’avveniristico nome di i-Cockpit, proiettata anch’essa nel futuro con la sua strumentazione digitale, il suo touch screen centrale e la connettività sia Apple che Android. Ma che qualcuno storce il naso a tovarsi davanti, specie per quel volante formato tascabile, giudicato a volte poco ortodosso: in realtà, è opinione di chi scrive che permetta di maneggiare l’auto molto meglio.

Dal punto di vista dinamico, la leggerezza (un quintale in meno rispetto alla 3008 precedente) che deriva dalla costruzione sulla piattaforma modulare EMP2 si sente tutta. L’auto è agile nei cambi di direzione, anche grazie a una certa rigidità dell’assetto non proprio frequente in questo tipo di architetture, spesso orientate al comfort. Il cuore dell’ampia offerta di motori è rappresentato dal 1.6 a gasolio Blue hdi da 120 cavalli, elastico e brillante quanto basta, abbinato a un cambio automatico a sei marce con convertitore di coppia che a volte se la prende un pò comoda (molto meglio con i paddle al volante). Il resto lo fa la messe di dispositivi per la sicurezza e l’assistenza alla guida, su cui il gruppo PSA non lesina mai. Così come sulle versioni sportiveggianti GT.

Peugeot 3008LA SCHEDA

Il modello: la seconda generazione della 3008 si spoglia dei panni della monvolume, per vestire quelli dello sport utility. Arriva a ottobre in commercio
Dimensioni: lunghezza 4,45 m, larghezza 1,84 m, altezza 1,62 m
Motori benzina: 1.2 turbo da 130 Cv e 1.6 da 165 Cv
Motori diesel: 1.6 da 120 Cv e 2.0 da 150 e 180 Cv
Prezzi: da 23.150 a 37.800 euro
Ci piace: design, volante più piccolo, agilità
Non ci piace: il cambio automatico a sei rapporti è un pò lento

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