Il 21 ottobre alle 17:30, a Palazzo Cusani a Milano, verrà presentata la settima edizionde del Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione (Cedam – Wolters Kluwer, 2016), un testo forndamentale sul quale molti giornalisti in questi anni si sono formati. Il suo autore, il docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Ruben Razzante, fa il punto delle ultime normative che riguardano la stampa.
Per quanto riguarda la riforma della privacy e relativamente al cosiddetto diritto all’oblio (la possibilità di eliminare quei contenuti scomodi che sono on line ndr) Razzante è netto: “Si tratta di una chimera” dice, poi aggiunge: “E’ quasi impossibile eliminare un documento dopo che lo stesso è stato condiviso da migliaia di followers senza contare il fatto che potrebbe trovare posto su server irrangiungibili. Inoltre – prosegue Razzante – non tutto può essere eliminato. Diritto all’oblio non significa diritto ‘al colpo di spugna’”.
Altro argomento trattato è il nuovo Testo unico della deontologia. “In questo documento – spiega Razzante in conclusione – è detto che si riconosce ai social media piena autorità come fonte di informazione giornalistica”

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Giornalismo e social, l’esperto Razzante: “Il diritto all’oblio? E’ solo una chimera”

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