Esponenti politici che si sono divisi e combattuti per anni si sono ritrovati al ‘Residence di Ripetta’ a Roma, all’iniziativa della Fondazione ItalianiEuroperi, presieduta da Massimo D’Alema e di Magna Carta, la fondazione guidata dal Senatore ex Ncd – oggi al gruppo Misto sotto l’insegna del movimento politico ‘Idea’ – Gateano Quagliariello “Perché No. Proposte alternative per una riforma realmente condivisa”. Da Lamberto Dini a Gianfranco Fini; da Paolo Cirino Pomicino a Giuseppe Civati; da Bobo Craxi ai deputati legisti Fedriga e Giorgetti; dagli esponenti azzurri Brunetta, Romani, Bernini a Cesare Salvi; dai senatori di Gal Mario Mauro, Compagna e il ‘fittiano’ Ferrara, fino ai parlamentari dem Corsini, Zoggia, Tocci e Mucchetti, tutti riuniti per condividere il No alla riforma Renzi-Boschi e per proporre una riforma alternativa, una controproposta di riforma costituzionale che prevede anche la riduzione del numero dei parlamentari, lasciando però il bicameralismo paritario: da 630 a 400 deputati, da 315 a 200 senatori. “Non è strano – afferma Quagliariello – che esponenti di schieramenti diversi si ritrovino sulle stesse posizioni a proposito della Costituzione. E strano semmai che chi propone un cambio radicale della nostra Carta, cioè Renzi, sia così solo”. “Dicono che siamo un’armata Brancaleone? Viva Brancaleone” afferma Renato Brunetta e Giuseppe Civati aggiunge: “Questa sala mi ricorda il governo Renzi dove ci sono Alfano, Verdini Casini e Formigoni. Qui sono presenti esponenti di sinistra e destra? Come al Governo, ah no, lì ci sono solo esponenti di destra”. E Stefano Rodotà sull’eterogeneità della platea afferma ai giornalisti presenti: “Dite che sbagliamo nel merito e non perché ad una iniziativa si aggancia tizio o caio, la democrazia non è fatta di questo tipo di discussioni” di Manolo Lanaro

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