“Massimo impegno” sulle modifiche all’Italicum, “ma come diceva Franceschini senza trasformarlo in un tormentone”. Lo ha detto il premier e segretario Pd Matteo Renzi alla Direzione del partito: “Lavoriamo e nelle settimane successive al referendum e andiamo a vedere lo stato dell’arte”, ha aggiunto Renzi accogliendo il “lodo Fassino” che fissava tempi certi e aumentava il peso della minoranza interna nell’organismo incaricato di cambiare la legge elettorale. Alla fine del discorso del premier si è proceduto alla votazione che, come ha fatto notare il presidente Matteo Orfini, è stata all’unanimità. Peccato che la minoranza fosse già uscita dall’aula

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Regione Lombardia, niente sedute per 20 giorni. Pd: “Alla giunta Maroni mancano le idee”

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Caso firme M5s Palermo, nuove tensioni e accuse interne: “Chiarezza se novità per pm”. Grillo chiede spiegazioni ai suoi

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