Report è la cosa più bella che ho fatto dopo mia figlia, dopo vent’anni penso però sia venuto momento di dire che questa è la mia ultima stagione alla conduzione del programma”. Milena Gabanelli annuncia il suo addio alla trasmissione che l’ha resa nota al grande pubblico. E lo fa a pochi minuti dall’inizio della nuova edizione, nello studio del Tg1: “Non smetterò – ha garantito – di fare il mio mestiere. Il perché e il per come, però, li dirò stasera ai telespettatori”.

Promessa mantenuta. Dopo l’anteprima dell’inchiesta che va in onda nella prima puntata – un’inchiesta sulle storture del sistema del mercato biologico – la giornalista è comparsa sorridente e un po’ emozionata, canotta rossa e pantaloni bianchi. E ha rinnovato il suo addio. “Se c’è una cosa di cui sono orgogliosa è la squadra bella e fortissima che si è creata nel corso di questi anni”, ha esordito la Gabanelli, mentre alle sue spalle comparivano i volti dei suoi collaboratori. E proprio a loro la conduttrice ha rivolto il suo primo pensiero: “È arrivato il momento – ha detto – di premiare la loro professionalità, aiutandoli a diventare più protagonisti anche di una rigenerazione. Per questo ho deciso che sarà la mia ultima stagione alla conduzione di Report”.

Convinzione meditata, quella della Gabanelli, e che non è venuta meno neppure di fronte ai tentativi di persuasione più prestigiosi: “Sia il direttore generale, sia il direttore di rete“, ha raccontato la giornalista, “le hanno provate tutte per farmi cambiare idea”. Ma non è servito: l’addio è definitivo. Un addio alla conduzione, però, non all’emittente pubblica e, forse, neppure alla trasmissione. “Continuerò – ha promesso la Gabanelli – fare il mio mestiere dentro questa Rai dove sono sempre stata libera di raccontare quello che ritenevo utile e doveroso. E magari, chi lo sa, ritorno a fare l’inviata. E magari proprio per Report”. Quanto alla sua sostituzione, non c’è ancora alcuna conferma. Ma un indizio su chi potrebbe rimpiazzarla alla conduzione di Report, la Gabanelli sembra averlo lanciato, riservando delle parole di particolare stima per Bernardo Iovine, “il nostro tenente Colombo”, nonché autore dell’inchiesta sul biologico della prima puntata.

Giornalista tra le più apprezzate per le inchiesta realizzata dalla “sua” Report, la Gabanelli ha cominciato a collaborare con la Rai nel 1982. Adottata da Giovanni Minoli nella squadra di Mixer a fine anni ’80, la giornalista piacentina ha lavorato come inviata in molti scenari di guerra, dalla Ex Jugoslavia al Vietnam, dalla Somalia alla Cecenia. La sua creatura, Report, nasce nel 1997, e mostra subito le caratteristiche del nuovo stile teorizzato dalla Gabanelli: inviati-freelance che lavorano spesso in modo autonomo e senza l’ausilio dell’intera troupe, e inchieste autoprodotte. Negli ultimi anni è diventata per molti una paladina del giornalismo indipendente. Nell’aprile del 2013, risultò la più votata nelle “Quirinarie”, le consultazioni online lanciate da Beppe Grillo per scegliere il candidato del Movimento 5 Stelle alla carica di Capo dello Stato. Gabanelli ringraziò, mostrandosi sorpresa, ma rinunciò. “Io sono una giornalista – scrisse sul Corriere della Sera – e solo attraverso il mio lavoro – che amo profondamente – provo a cambiare le cose”.

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