Nella vita si può cambiare tutto. Lavoro, città, convinzioni politiche, modo di vestire, di viaggiare, perfino gusti sessuali. Tranne una cosa. La squadra del cuore. Quando ne scegli una, a qualsiasi età ti succeda, sarà per sempre la tua squadra. Può capitare di sceglierla perché tuo padre ti porta alla partita, perché sei attratto dai colori della maglia, perché ti piace un calciatore. Ognuno ha la sua storia. Io la scelsi per amicizia. Perché il mio compagno di banco della prima elementare era juventino e mi contagiò quel tifo calcistico che tuttora, anche se in forma diversa, mi lega ancora a quella passione. Erano gli anni di Zoff, Furino, Causio, Altafini, Anastasi, Bettega e Capello. Ed erano gli anni anche di Longobucco e Cuccureddu.

Indimenticabile quel 25 maggio del ’73, quando proprio Cuccureddu, raccogliendo la palla al limite dell’aria nei minuti finali di un Roma-Juventus, realizzò il gol del 1 -2, consegnando il 15° scudetto ai bianconeri mentre il Milan perdeva clamorosamente nella fatal Verona. Ne seguirono altri di scudetti vinti, altre Juventus, ognuna delle quali collegate a ricordi della vita. Ad amici, amori, luoghi. Ricordo grandi campioni: Tardelli e Cabrini e poi Scirea, Paolo Rossi, Platini… fino a Baggio, Nedved e Del Piero per arrivare ai nostri giorni, quelli di Buffon, il portiere più forte del mondo.

La storia della Juventus è monumentale, parte dal 1897 e vanta circa tredici milioni di tifosi in tutta Italia. Raccontarla per intero è quasi impossibile. Ci hanno provato, in parte, i fratelli Marco e Mauro La Villa, firmando il documentario Bianconeri Juventus Story che il 10/11/12 ottobre arriva per 3 giorni nelle sale italiane distribuito da Nexodigital e Good Films. Anche per questa occasione sarà possibile ottenere uno sconto sul prezzo del biglietto utilizzando il coupon del gruppo Cinematti su Facebook.

Un percorso attraverso le varie epoche del club. Un viaggio che tocca le fasi salienti di questa società sportiva, compresi i retroscena sull’acquisto segreto di Platini, la tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles, l’era di Lippi che portò la Juve su vette mondiali e tanto tanto altro ancora.  Imprese memorabili ed episodi dolorosi narrati dalla voce roca di Giancarlo Giannini. Un film carico di emozioni, nel quale la famiglia Agnelli, proprietaria della squadra da quasi un secolo, occupa un ruolo rilevante. Spiccano a testimonianza del profondo attaccamento alla Juve le parole di Gianni Agnelli: “La vera gara tra noi e le squadre milanesi, spiegava, sarà tra chi arriverà prima: noi a mettere la terza stella, loro la seconda”.

Vedendo questo film sono tornato a quegli anni in cui, da ragazzino, attendevo con ansia Tutto il calcio minuto per minuto, la trasmissione radiofonica che a quell’epoca iniziava direttamente dal secondo tempo delle partite. I boati del pubblico che anticipavano i gol raccontati da Sandro Ciotti ed Enrico Ameri. Davanti al grande schermo mentre scorrono le immagini di repertorio della Vecchia signora potreste avvertire improvvise ed inaspettate accelerazioni del battito cardiaco ma non preoccupatevi. E’ l’adrenalina del tifoso autentico.

Un film da vedere #finoallafine.

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