“Perché invece di ‘superamento del bicameralismo paritario’ non scrivono ‘abolizione dell’elezione diretta da parte dei cittadini dei nuovi senatori’? Perché non scrivono ‘immunità parlamentare per i consiglieri regionali’?”. Sono queste due delle questioni rilanciate dal palco della tappa genovese della “Marcia M5S per la Costituzione” che da sabato 1 ottobre sta percorrendo la Liguria. Cosa succede se vince il No? “Ci sarà spazio per le nostre proposte – dichiara a ilfattoquotidiano.it Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 Stelle – Tra le quali cancellazione dell’immunità parlamentare e dei vitalizi”. “Non ci sarà alcun disastro – aggiunge il senatore Carlo Martelli – questa Costituzione, figlia dell’antifascismo, ha permesso all’Italia di diventare una delle sette potenze commerciali più grandi del Mondo, se questo è il disastro che prefigura Renzi sono contento di votare no e tenerlo”. Presente all’iniziativa anche l’avvocato e costituzionalista Antonio Caputo: “Con questa riforma si accentra pericolosamente il potere di chi sta al governo, viene affossato il ‘diritto al reclamo’, d’altronde JP Morgan ha dichiarato esplicitamente che nelle costituzioni della ‘periferia sud dell’Europa’ si tutelano troppi diritti e vanno superate. È questo il retroterra della riforma, come cittadini disarmati non possiamo che reagire, resistere e votare no al referendum del 4 dicembre” di Pietro Barabino

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