La rete tra sindaci che Federico Pizzarotti chiedeva da anni di creare all’interno del M5s, ma che Luigi Di Maio e il direttorio, pare per volere di Beppe Grillo, gli hanno sempre negato, ora il primo cittadino di Parma proverà a metterla in piedi da solo. Senza i Cinque stelle, che ormai dopo lunedì fanno parte del suo passato, ma da amministratore di una città di provincia che in questi anni si è fatto conoscere e apprezzare trasversalmente dai partiti. Se da una parte infatti il primo cittadino assicura di non aver già deciso se candidarsi per le prossime amministrative, dall’altra assicura che non si alleerà con il Pd e nel caso dovesse ripresentarsi sarà con una lista civica. Proprio la decisione di organizzare l’incontro con i sindaci e i consiglieri di tutta Italia ha quell’obiettivo: creare una rete che possa vederlo come punto di riferimento in vista di nuovi progetti.

E’ presto per fare previsioni, ma intanto Pizzarotti incassa i messaggi di solidarietà arrivati dai colleghi di tutta Italia dopo il suo addio amareggiato al Movimento con cui nel 2012 era stato eletto. Dal sindaco di Milano Giuseppe Sala a Luigi De Magistris a Napoli, fino a Dario Nardella. Toni molto diversi dal secco Post scriptum con cui Beppe Grillo lo ha salutato, chiedendogli di rendere pubblici i documenti relativi alle indagini a suo carico. L’ex grillino ha risposto con parole amare, come quelle spese nella sua ultima conferenza da pentastellato, definendo il messaggio del garante del M5s “freddo e distaccato, distante e oserei dire quasi inumano. Eppure sono stati numerosi i miei tentativi di dialogo; numerose, educate e puntuali le risposte date a chi mi ha ignorato per anni. – continua – Ora non c’è davvero più nulla da dire, più nulla da aggiungere a questa freddezza ingiustificata. Per me i rapporti umani sono altra cosa. Ciao Beppe, alla tua freddezza rispondo come faccio nella vita, con un sorriso. Per ogni storia finita ce n’è sempre una che, alla fine, comincia.”

Di altro tono sono state le tante dimostrazioni di affetto arrivate a Parma da ogni parte d’Italia dopo la rottura definitiva: 700 solo tra sms e messaggi via Facebook, a cui si aggiungono telefonate e mail. “Sono tantissimi, anche di attivisti e consiglieri Cinque stelle, oggi dovremo rispondere a tutti – dicono i fedelissimi del primo cittadino – I parlamentari? Nessuno si è fatto sentire, ma ce lo aspettavamo”. Il giorno dopo di Pizzarotti, ormai semplicemente sindaco e non più Cinque stelle, comincia come tutti gli altri, con l’agenda piena di appuntamenti istituzionali e di incontri. Nel giorno in cui il Movimento festeggia sul blog i sette anni dalla presentazione del programma al Teatro Smeraldo, intorno al palazzo municipale si aggirano ancora le troupe dei giornalisti che cercano di raccontare la fine dell’era pentastellata a Parma, e Pizzarotti si divide tra qualche intervista e il lavoro quotidiano, tavoli di lavoro operativi, nessuna conferenza stampa pubblica. Per il sindaco che lunedì ha voltato le spalle al M5s, che a sua volta gliele aveva voltate molto tempo prima, isolandolo con la sua città nella sua stessa forza politica, ci sono però già nuovi progetti. E quello più importante, annunciato nella serata dell’addio è proprio l’incontro tra sindaci che sarà organizzato a Parma prossimamente perché, ha spiegato Pizzarotti, “abbiamo sempre più politici, magari bravi a parlare, ma abbiamo bisogno di amministratori che si sporchino le mani”. L’invito all’iniziativa, ancora tutta da definire, sarà rivolto ad amministratori o ex che si sono distinti nel loro lavoro, come Giuliano Pisapia, invitato in diretta tv nella trasmissione di La7 Otto e mezzo.

“Non faremo distinzioni tra i partiti” spiega Marco Bosi, capogruppo che insieme alla maggioranza, pur appoggiando il sindaco, non ha ancora deciso se uscire dal M5s. Le riserve saranno sciolte entro l’11 ottobre, giorno del prossimo consiglio comunale. “Pensiamo che ci siano sindaci bravi in tutti gli schieramenti – aggiunge Bosi – che devono affrontare gli stessi problemi e hanno dalla loro parte la fiducia dei cittadini, a cui devono rispondere”. L’incontro di Parma verterà sulla buona politica, sulle difficoltà incontrate nella pubblica amministrazione, sul confronto e la condivisione di esperienze. Difficile capire se tra gli invitati ci potranno essere anche rappresentanti del Movimento, “ma è improbabile che vengano, come avevano disertato gli incontri per amministratori che avevamo organizzato in passato”.

Quello che è certo è che il sindaco non ha alcuna intenzione di fermarsi, anche se la sua candidatura per un eventuale secondo mandato rimane ancora avvolta nel mistero. L’opposizione lo vorrebbe già dimissionario, una parte della città invece potrebbe dargli ancora una chance e l’idea per lui, orfano di simbolo politico, potrebbe essere a questo punto una lista civica. La decisione non è stata ancora del tutto maturata, “ne parleremo con il gruppo” ha ripetuto Pizzarotti alle richieste dei giornalisti, rimandando al futuro ogni altra scelta. Di sicuro però, una nuova candidatura non prevede alleanze con il Pd, come si è vociferato nei mesi scorsi. “Visto che sono uscito dal Movimento – ha spiegato ai microfoni di Radio anch’io – è chiaro che farò una lista civica. Escludo, comunque, il tema di una lista civica con il Pd. Del resto la calunnia, come sempre, è un venticello…”.

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