Finalmente svelata l’attesa Discovery nuova generazione, dal design a metà strada tra il nuovo corso stilistico Land Rover e la tradizione di un modello che conserva comunque – seppur ristilizzato – il caratteristico tetto a due livelli. Senza sacrificare accoglienza e capacità di carico per famiglie… allargate.

La vettura è un suv full-size (misura 4,97 m di lunghezza) con sette posti organizzati su tre file di sedili, costruita su una monoscocca pressoché integralmente in alluminio (tra cui lo stesso pianale) che permette una riduzione di peso di ben 480 kg rispetto alla precedente generazione, in effetti un po’ pesante.

La Discovery si distingue per l’offerta di sedili di dimensioni standard per tutti e sette i passeggeri, configurabili a distanza dal touchscreen centrale (10” orizzontale, capacitivo alta definizione) o anche tramite smartphone grazie alla funzione di controllo a distanza Intelligent Seat Fold. Ogni fila è posizionata leggermente rialzata in modo da consentire la comodità della sistemazione. Non è stata trascurata la capacità di carico, con enorme portaoggetti tra i sedili anteriori, ripostigli, ganci appendi borse e vano di carico fino a 2500 litri di cubatura (1231 litri in configurazione 5 passeggeri). Sempre standard il pratico portellone con sponda ribaltabile.

Sul piano dinamico, la Discovery sarà mossa da motori quattro e sei cilindri, benzina e diesel, tutti abbinati alla trasmissione automatica ZF a otto rapporti. A gasolio figura in primo piano il 2.0 turbodiesel nelle varianti Td4 da 180 cv (in Italia arriverà dopo tre mesi da lancio, previsto verso fine anno) ed Sd4 biturbo da 240 cv e 500 Nm, con consumi da 5,25 l/km, mentre al vertice si colloca il sei cilindri 3.0 Td6 da 249 cv e 600 Nm. A benzina è previsto il 3.0 a compressore da 340 cv.

La trazione integrale è pilotata dalla gestione elettronica Terrain Response 2, mentre accanto alle qualità stradali migliorate la casa inglese dichiara prestazioni off-road ulteriormente avanzate con altezza minima dal suolo portata a 283 mm e profondità massima di guado pari a ben 900 mm. Quanto agli indispensabili ausili attivi alla sicurezza di guida, è prevista la “suite” integrale dei più avanzati sistemi conosciuti, inclusi regolatore di velocità adattivo ed adeguamento automatico della velocità ai limiti stradali.

Singolare per tradizione e posizionamento in gamma, la Discovery si è “meritata” una doppia presentazione: accanto alla passerella ufficiale a Parigi, la vettura ha sfilato in parallelo anche in patria presso la location di Packington Hall, nel Warwickshire non lontano dalla sede di Solihull, dove per l’occasione Land Rover ha allestito uno scenario spettacolare: la riproduzione del Tower Bridge di Londra, alta 13 metri e completa di corso d’acqua. Il tutto realizzato con oltre 5,8 milioni di mattoncini Lego, costruzione che in questo modo ha polverizzato il record del Guinness dei Primati per la più grande struttura Lego. La realizzazione è stata guidata dallo specialista Duncan Titmarsh, unico professionista britannico certificato Lego: i lavori hanno richiesto oltre cinque mesi per il completamento.

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