Il tribunale del Riesame di Napoli ha annullato tutte le ordinanze di custodia emesse nei giorni scorsi nei confronti di imprenditori e commercialisti accusati di riciclaggio nell’ambito di una inchiesta sulle attività del clan Polverino. Si tratta della stessa indagine che ha portato ad una richiesta di misura interdittiva, sulla quale dovrà pronunciarsi il gip, a carico del generale della Guardia di Finanza Giuseppe Mango, indagato per una fuga di notizie.

Secondo l’accusa gli indagati effettuavano operazioni immobiliari e finanziarie per conto del clan Polverino. Il gip aveva firmate tre ordinanze in carcere, quattro ai domiciliari e ad altrei due è stato vietato di dimorare nelle province di Napoli e di Caserta.

L’accusa è quella di concorso esterno in associazione camorristica e reimpiego e intestazione fittizia di quote societarie. Tra le operazioni finite sotto la lente degli inquirenti, anche la costruzione di un centro sportivo del valore di 10 milioni di euro nel quartiere Vomero di Napoli, e quella di un centro commerciale a Zumpano, in provincia di Cosenza, con annesso cinema multisala: attività svolte con l’obiettivo di riciclare i proventi illeciti accumulati dell’organizzazione criminale.

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