Polemica in diretta, durante Omnibus (La7), tra l’europarlamentare del M5S, Fabio Massimo Castaldo, e il deputato Pd Emanuele Fiano. L’argomento di discussione verte sul restyling del M5S e sul tweet di Beppe Grillo, che ieri ha espresso gratitudine per “tutti i portavoce M5S che non faranno né dichiarazioni né interviste su Roma nei prossimi giorni”. “Gli indagati nel M5S?” – spiega Castaldo – “Saranno delineate meglio diverse questioni, tra cui quella delle sanzioni”. Fiano contesta nel M5S la presenza di un leader unico “di partito”, non votato, come Beppe Grillo e menziona il suo tweet di ieri. Poi cita il caso Pizzarotti: “Avete un sindaco di Parma sospeso per una inchiesta per la quale risulterebbe, al momento, scagionato. La sua sospensione non è stata annullata e non apro il capitolo Muraro-Raggi, che è identico alla vicenda di Parma. E non solo: la sua collega Barbara Lezzi, parlando di Roma in una intervista al Corriere, ha detto: ‘Non siamo soldatini’. Poi ha smentito“. Castaldo replica: “Resto basito da queste affermazioni di chi ha nel suo partito fior fior di politici condannati in primo grado, come De Luca. E poi viene a occuparsi delle sospensioni del nostro movimenti”. “Lei non è informato” – controbatte Fiano – “Quale condanna in primo grado di De Luca? Proprio in seguito al ricorso di De Luca, non è stata usata la Legge Severino, perché è stato addirittura scagionato da quell’ipotesi reato di abuso d’ufficio”. “Se facciamo un conto dei vostri politici condannati, non la finiamo” – continua l’europarlamentare pentastellato – “Sparlate del M5S e dite che Beppe ha scritto un diktat. E invece ha solo ringraziato chi non parlerà. Non ha minacciato espulsioni o sanzioni, ha espresso solo un suo auspicio. Chissà se nel vostro partito succede lo stesso”. “Intanto Barbara Lezzi ha dovuto smentire per iscritto la frase ‘Non siamo soldatini’“, risponde il deputato dem, a cui Castaldo ricorda quanto avvenuto lo scorso anno alla minoranza Pd nella Commissione Affari Costituzionali. Lo scontro si rinnova quando la deputata di Forza Italia, Laura Ravetto, accusa di doppiopesismo il M5S nel trattare il caso Pizzarotti e quello Muraro. Castaldo spiega che la sanzione al sindaco di Parma è avvenuta non tanto per l’avviso di garanzia, quanto il fatto che non abbia avvisato Grillo e il direttorio del M5S. E precisa: “La Muraro, a differenza di Pizzarotti, non è stata eletta e non è iscritta al M5S. In ogni caso, per Pizzarotti, si terrà conto delle successive evoluzioni giudiziarie“. Ravetto ribatte che Virginia Raggi è stata eletta e ha dichiarato inizialmente che non c’erano indagini a carico della Muraro. “Ma è possibile che coi dati sulla povertà, sulla crisi economica e sull’incremento delle diseguaglianze dovete parlare sempre di Roma?”

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