Un’investitura praticamente pubblica e una rimandata a data da destinarsi. Ha un sapore agrodolce il day after dei pentastellati di Sicilia, i grillini corsari che nel 2012 fecero registrare il primo exploit elettorale del Movimento, e adesso sono attesi da altri due delicatissimi appuntamenti elettorali: le elezioni regionali sull’isola e le comunali a Palermo. Il leit motiv della festa del Foro Italico è stato proprio questo: “Prendiamoci la Sicilia”, “Sicilia a 5 Stelle”, “liberiamo Palermo”. E infatti domenica pomeriggio l’uomo scelto per “aprire” l’ultimo intervento di Beppe Grillo è stato Giancarlo Cancelleri, leader indiscusso dei grillini isolani, una sorta di padrone di casa dell’edizione sicula di Italia 5 Stelle.

Un intervento breve, meno di dieci minuti, con i verbi coniugati da candidato governatore. “Noi non faremo niente da soli: quando andremo al governo della Regione con noi ci saranno cinque milioni di siciliani a rivoltare questa terra come un calzino”, ha detto il parlamentare pentastellato, già aspirante presidente quattro anni fa, quando si era piazzato terzo dietro a Rosario Crocetta e Nello Musumeci. Poco importa se nelle dichiarazioni di rito Cancelleri non dimentica mai di citare le immancabili “consultazioni online tra gli iscritti”, per individuare il prossimo candidato governatore dei 5 Stelle: semplice bon ton istituzionale, visto che è ormai certo o quasi che quell’incarico spetterà a lui. Sulla carta, però, le prossime elezioni regionali in Sicilia saranno soltanto nell’ottobre del 2017. Prima, a maggio, ci saranno invece le comunali a Palermo. E se sul prato del Foro Italico i 5 Stelle si sono già presentati con il loro cavallo di razza da lanciare verso Palazzo d’Orleans, lo stesso non si può dire per le amministrative del capoluogo siciliano.

In un primo momento la festa nazionale di Palermo sembrava il luogo perfetto per lanciare lo sfidante di Leoluca Orlando. A quattro giorni dalla kermesse del Foro Italico, però, ai 122 aspiranti candidati sindaco dei 5 Stelle è arrivata una mail dallo “staff” del Movimento. “Vi informiamo che le proposte di candidatura sono in fase di controllo e valutazione. Una volta terminato l’iter riceverete, in caso positivo, comunicazione con le informazioni per caricare il video che avete girato nel vostro profilo sul Movimento 5 Stelle. Le votazioni su Rousseau si terranno dopo l’evento di Italia 5 Stelle. Per coloro che nel video hanno fatto riferimenti temporali, consigliamo di rigirarlo senza riferimenti temporali”. Come dire: le comunarie – e cioè le elezioni online del candidato sindaco di Palermo tra gli iscritti al M5s – sono rinviate a data da destinarsi. Un rinvio che potrebbe anche trasformarsi in caso, dato che in pochi tra i gazebo del Foro Italico riescono a dare informazioni supplementari su quelle consultazioni che – da più parti – dipingono come animate da profonde guerre intestine. L’ex capogruppo alla Camera Riccardo Nuti prova a gettare acqua sul fuoco. “Non faccio parte di nessuna corrente – ha detto il parlamentare, già candidato sindaco nel 2012 – e nel movimento non ci sono correnti. Semplicemente visto il ruolo che ho avuto di raccolta dati delle proposte di candidature, non ho mai fatto nessun nome delle 122 candidature che si sono presentate. Ci manteniamo terzi rispetto a questo iter che è in corso”.

Quanto durerà ancora? “Le proposte che sono arrivate – dice sempre Nuti – sono state molto più di quelle che ci si immaginava, e la documentazione presentata necessitava di altro tempo per poter avviare la fase successiva del voto online. Quindi non si è fatto in tempo per fare le votazioni prima di Italia 5 Stelle e presentare la lista con il candidato sindaco”. Restano in attesa i 122 aspiranti sindaco: molti erano presenti tra gli stand del Foro Italico, ma hanno preferito non commentare il rinvio delle comunarie. D’altronde un’altra mail dello staff, arrivata a fine agosto, gli sconsigliava di farlo “per rispettare tutti coloro che hanno presentato la propria proposta di candidatura”.

Twitter: @pipitone87

Articolo Precedente

Bagnasco denuncia povertà in aumento: “I dati parlano chiaro”. E sul referendum: “Informatevi personalmente”

next
Articolo Successivo

M5S a Palermo, dieci cose che ho capito da quel raduno

next