“Li hanno fermati in mezzo alla strada, nel deserto. Probabilmente hanno visto un’auto ferma e hanno rallentato pensando fosse in panne”. A raccontarlo è Pier Luca Racca, che per dieci anni ha lavorato in Libia, anche al cantiere dell’aeroporto di Ghat, e che conosce i due italiani rapiti con i quali ha anche lavorato. “Ho parlato con un nostro referente libico, è stato lui a raccontarmi queste cose”, spiega l’uomo, che nel 2014 è tornato a vivere a Mondovì, dove ora gestisce una edicola. “In Libia non era più come una volta – spiega – così dopo dieci anni abbiamo deciso di tornare a casa

Articolo Precedente

Brescia, “sesso in carcere e fuori tra due agenti e detenuti”. La Procura indaga

next
Articolo Successivo

Migranti, Egitto: “Barcone naufraga con oltre 600 persone a bordo. Almeno 43 morti”

next