Domani alla Camera dei deputati si voterà la mozione di ‘Sinistra Ecologia e Libertà’ che impegna il Governo a modificare l’Italicum. Il voto cade dopo la decisione della Corte Costituzionale di pronunciarsi sui profili di incostituzionalità della legge elettorale, dopo il referendum, anche se era inizialmente avrebbe dovuto farlo il 4 ottobre. “Decisione saggia”, esulta il capogruppo del Partito democratico a Montecitorio, Ettore Rosato, che aggiuneg: “La legge elettorale non ha nulla a che vedere con la riforma oggetto del referendum”, negando dunque “il combinato disposto” tra Italicum e riforma del Senato. Parla invece di aiuto giunto dalla Consulta “ad un Renzi sempre più solo e disperato” Renato Brunetta (capogruppo di Fi alla Camera dei deputati). “L’Italicum lo bocceranno gli italiani al referendum” aggiunge l’ex ministro di centro-destra. Intanto le mozioni oggetto di votazione domani saranno tre o quattro. Infatti, Area Popolare (Udc-Ncd) con Maurizio Lupi annuncia il voto contrario alla mozione di Sel, ma è convinto serva una modifica legge elettorale e che “si cercherà di presentare una mozione condivisa con il Pd per una modifica del premio di maggioranza dalla singola lista alla coalizione”; mentre il M5S presenta una propria mozione per una revisione della legge elettorale in senso proporzionale con collegi medio-piccoli e con le preferenze, come annuncia Riccardo Nuti nella sala stampa di Montecitorio

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Legge elettorale, “preferenze e niente premio di maggioranza”: M5s rilancia il proporzionale. Renzi: “Pronti a cambiare”

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