“Quella dell’ambasciatore americano John Phillips è un’ingerenza sguaiata e molto grave. Vorrei ricordare all’ambasciatore che noi siamo alleati, loro qui non sono proconsoli”. E’ la dura presa di posizione del deputato del M5S Alessandro Di Battista a “Otto e mezzo“(La7) contro il parere dell’ambasciatore Usa secondo il quale una vittoria del No al referendum costituzionale sarebbe un “passo indietro” per attrarre gli investimenti stranieri in Italia. “Vorrei chiedergli – dice Di Battista –  se lui rappresenta il popolo americano o gli interessi di qualche banca d’affari. Noi siamo alleati non sudditi”. Sulla gaffe di Luigi Di Maio, che ha sbagliato il Paese di provenienza di Pinochet, Di Battista spiega: “Quella di Luigi era una provocazione, per far capire che siamo in una dittatura mediatica”. Mentre sul caso della giunta capitolina, dice: “Raggi oggi è del tutto autonoma, a lei oneri e onore. Su Roma abbiamo commesso degli errori e leggerezze sulla Muraro. Un errore non dirlo subito, non dobbiamo più commetterlo. E sull’ipotesi di allargamento del direttorio M5s sottolinea:”Da quando è nato, subito dopo si era già parlato di un allargamento. Decideremo insieme a Beppe, con lui prenderemo le decisioni, ma l’allargamento è fisiologico”. Le Olimpiadi a Roma? “Credo siano un dramma. Abbiamo approfondito – dice Di Battista – alcune esperienze di altre capitali e abbiamo pensato che sia molto, molto opportuno sganciarsi da questo dramma. Se poi la sindaca Raggi vuole indire un referendum è libera di farlo”. Infine chiosa sul candidato premier: “Io credo che Luigi Di Maio abbia delle qualità che io personalmente non ho

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