Uno giocava per la prima volta da titolare, e in 10 minuti ha realizzato una doppietta. L’altro era al debutto assoluto nelle partite ufficiali e si è reso protagonista, segnando un goal. Gonzalo Higuain e Miralem Pjanic, i due acquisti più celebrati dell’estate bianconera, fanno esaltare lo Stadium. Iera sera, nell’anticipo della terza giornata di campionato, la Juve ci ha messo meno di mezz’ora a battere il Sassuolo: una mezz’ora giocata a livelli altissimi. Il “Pipita” ha mostrato in avvio di partita due pezzi del suo repertorio: diagonale dal limite dell’aria a incrociare, al termine di una ripartenza fulminea innescata proprio da Pjanic; mezza rovesciata al volo dal centro dell’area di rigore su una sponda di Khedira. Risultato: 2-0 dopo 10 minuti. Al 27′, poi il gol che archivia la pratica: Pjanic stacca di testa su cross di Lichsteiner, il pallone rimbalza sulla traversa ma lo stesso bosniaco si avventa a ribadire in rete, con una foga che lo porta quasi a travolgere il compagno Dybala. Il Sassuolo ci prova, nonostante tutto, e dopo 3 minuti accorcia le distanze su calcio d’angolo, grazie all’opportunismo di Antei che sfrutta a dovere un’uscita a vuoto di Buffon. Da qui, nasce una sfida più equilibrata, a tratti giocata su alti ritmi, Cosa che farà arrabbiare, a fine incontro, Massimiliano Allegri. Il perché lo spiega lo stesso tecnico, poco dopo, su Twitter: “Gli spettacoli che durano mezz’ora sono belli se tutti aiutano per non rischiare negli altri 60′.#maiaccontentarsi”. Ma insomma qui si rischia di scadere nel perfezionismo: la Juve scesa in campo contro il Sassuolo fa già abbastanza paura.

Chi invece è rimasto orfano di Higuain è il Napoli di Sarri, che però, almeno per ora, può continuare a coccolarsi un Callejon in stato di grazia. Lo spagnolo è autore di una doppietta – la seconda consecutiva in campionato, dopo quella realizzata contro il Milan – che chiude i conti con il Palermo. Un 3-0 secco, quello dei partenopei al Renzo Barbera ieri sera. L’equilibrio tra gli azzurri e i rosanero è durato un tempo: al rientro in campo, dopo due minuti è stato Hamsik a sbloccare il risultato. Poi ci ha pensato Callejon, di testa su cross di Insigne al 51′ e con un destro velenoso dal limite dell’aria un quarto d’ora più tardi, in entrambi i casi con la partecipazione di un tutt’altro che impeccabile Posavec, il portiere del Palermo.

Oggi tocca a tutte le altre. La Roma ospita la Sampdoria, il Milan gioca a San Siro con l’Udinese; l’Inter andrà a Pescara, la Fiorentina a Genova contro i rossoblu di Juric. Unico posticipo, Empoli-Crotone, che andrà in scena lunedì.

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