“Marra? Con lui ho rotto completamente nel 2009 perché voleva dei ruoli che io non potevo dargli e che il M5S gli hanno dato. La Raggi, incredibilmente per me, gli ha dato un ruolo straordinario che sta pagando. Non c’è nessun presupposto per quel teorema strano sul connubio tra destra romana e M5S. E’ ridicolo“. Così l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si esprime sull’ormai ex vice capo di gabinetto della giunta di Virginia Raggi, nel corso di In Onda, su La7. “Ora è un uomo libero” – continua – “quindi può ricollocarsi dove meglio crede: ha ritenuto di dover abbandonare una bandiera e ne ha presa un’altra. Tra l’altro, è un dirigente pubblico e nel Campidoglio ci sta. Santoro dice che la giunta Raggi sia a trazione di destra? C’è un vecchio vezzo della sinistra, soprattutto di quella romana, ed è quello di fare teoremi. Coi teoremi si ammazza Roma”. Alemanno ribadisce più volte di aver votato Virginia Raggi alle elezioni amministrative e dichiara di non essersi pentito del suo gesto: “Quello che sta passando la sindaca l’ho subito anche io. Due mesi dopo il mio insediamento al Comune di Roma, già la sinistra attaccava, sparando di tutto e su tutto. A Roma c’è un clima negativo creato dalla sinistra, che considera il Campidoglio come cosa sua e quando arriva qualcuno di diverso, comincia il bombardamento mediatico assoluto”. Alemanno poi poi passa alle critiche alla Raggi e al M5S: “Oggi in Campidoglio si sente puzza di sangue. Temo che il destino politico della Raggi sia segnato, salvo difficili colpi di reni. La scelta poi di non fare le Olimpiadi a Roma nel 2024, per dare un contentino ai militanti del M5S. è una decisione terribile per Roma”. L’ex sindaco contesta l’omissione sulle indagini a carico dell’assessore Muraro e critica fortemente il M5S, definendolo un “movimento qualunquistico e demagogico destinato a finire”, rendendosi protagonista di un battibecco con il vicedirettore dell’Espresso, Marco Damilano
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