Nel pomeriggio di ieri ci ha lasciato un grande guerriero che ha sempre lottato per i diritti delle persone disabili, Salvatore Usala. Io, purtroppo, non l’ho mai incontrato di persona, ma ogni volta che i vari governi elaboravano come dei giocolieri delle politiche atte a non rispettare i bisogni reali delle persone ci sentivamo al telefono e discutevamo su come si poteva procedere per risolvere i vari disagi.

Di Salvatore mi piaceva il carattere combattivo e onesto anche se mi arrabbiavo molto quando sceglieva di fare lo sciopero della fame, perché non volevo che mettesse a rischio la propria vita a causa di una politica sorda sui temi sociali.

Desidero porre l’accento su Salvatore Usala come guerriero. Ora che lui è volato via dobbiamo raccogliere la sua eredità, il suo “ESSERE GUERRIERO”, il suo “ESSERE LEONE” e la sua voglia di lottare con rispetto e amore per la vita magari arrabbiandoci, ma sempre attraverso il dialogo.

Il mio abbraccio sincero voglio rivolgerlo a Giuseppina Vincentelli (e famiglia), Laura Flamini e Mariangela Lamanna.

Ciao Tore, buon viaggio!

Articolo Precedente

Unioni civili, a Finale Emilia si celebrano di nascosto: sala chiusa al pubblico, niente scambio di fedi e fascia tricolore

next
Articolo Successivo

Rivolta nel carcere minorile di Airola, ma la soluzione non è buttarli nelle galere ‘dei grandi’

next