“Non ho mai mentito, se mi avessero chiesto del fascicolo avrei risposto come oggi”, così Virginia Raggi spiega in commissione Eco-mafie di conoscere l’indagine a carico dell’assessore Paola Muraro per abuso d’ufficio e reati ambientali da fine luglio. La sindaca spiega inoltre di aver informato i vertici nazionali del Movimento, poi nel corso di un’audizione fiume, durata sei ore, specifica di aver avvisato soltanto Paola Taverna e Stefano Vignaroli, più i membri del mini-direttorio. “Buzzi non lo conoscevo, nelle tre chiamate ci davamo del lei, è stata un’operazione tecnica, un lavoro di segreteria richiesto dal mio direttore in emergenza per la chiusura di Malagrotta ad ottobre” così si difende la Muraro che non esita ad attaccare Daniele Fortini, ex ad di Ama che gettò ombre su di lei in una commissione analoga l’agosto scorso. “Lo querelerò per calunnia, sono sotto attacco mediatico, Fortini diceva sempre devi dare da mangiare ai giornalisti e alle procure se vuoi sopravvivere, io non ci ho mai pensato e questo è il risultato, sono presa di mira”

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Virginia Raggi non giochi con le parole: chieda scusa o si dimetta

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Roma, Raggi e Muraro sapevano dell’indagine da fine luglio. La sindaca: “Non c’è avviso di garanzia”

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