Sono sei cittadini italiani le vittime dell’incidente aereo di questo pomeriggio in Macedonia. La destinazione finale del Piper (nella foto di Seitel Tv) partito da Treviso alle ore 14 era Pristina, capitale del Kosovo. Il velivolo è scomparso dai radar dall’aeroporto di Skopje, dove doveva fare scalo per un rifornimento di carburante. Le squadre di soccorso sono impegnate nelle ricerche della scatola nera per accertare le cause del disastro. A bordo del Piper cinque passeggeri più il pilota, Francesco Montagner, presidente dell’Associazione dilettantistica sportiva Aeroclub Treviso. Con lui c’erano anche il vicepresidente dello stesso Aeroclub, Dario Bastasin, Luca Dalle Mulle, Angelo Callegari, Ilaria Berti e Visar Degaj, un kosovaro con cittadinanza italiana. Le vittime risiedevano tra le province di Treviso, Padova e Udine e avevano programmato il viaggio per affari, anche legati all’attività dell’Aeroclub di Treviso.

Sul luogo della sciagura – il piccolo aereo è precipitato presso il villaggio di Kozhle, non lontano da Veles – le condizioni atmosferiche erano avverse, con pioggia, vento e scarsa visibilità. A confermare la morte delle sei persone a bordo è stato in serata Mitko Ciavkov, direttore dei servizi di sicurezza macedoni. L’identità delle quattro vittime italiane e delle due kosovare non è stata ancora resa nota. La procura generale macedone ha però aperto un’inchiesta sulla sciagura.

I primi a dare notizia dell’incidente sono stati gli abitanti del villaggio di Vetersko, che hanno sentito un forte boato seguito da un’esplosione, con fiamme e fumo. Alcuni di loro hanno affermato di aver visto il Piper incendiato ancor prima dello schianto al suolo. Sul posto, una zona accidentata e di difficile accesso, si sono recate squadre di soccorso dei servizi di emergenza e dei vigili del fuoco macedoni. I soccorritori hanno hanno individuato i rottami del Piper e adesso cerca la scatola nera per poter ricostruire le cause dell’incidente.

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