E’ stato ucciso durante i combattimenti ad Aleppo Abu Muhammad al-Adnani, portavoce dello Stato islamico e ispiratore dei “lupi solitari” in Europa. A dare la notizia è Site, il sito americano di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, che riporta l’agenzia Amaq, legata all’Isis. Non è però ancora chiara la dinamica della morte.

Prima di giurare fedeltà al Califfo al Baghdadi, Adnani, che è nato ad Idlib, in Siria, aveva dichiarato di essere un seguace di Zarqawi, capo di al-Qaida in Iraq, dove poi era stato incarcerato per sei anni. Uscito di galera Adnani si era arruolato nell’Isis ed era stato inviato in Siria.

Lo scorso maggio, poco prima dell’inizio del Ramadan, il portavoce dello Stato islamico aveva esortato i “combattenti sulla via del jihad” ad attaccare i miscredenti ovunque essi fossero e di ucciderli con qualsiasi mezzo, anche “con un coltello“. “Se non siete in grado di procurarvi un ordigno esplosivo o una pallottola – disse in un macabro messaggio che ha preceduto di due mesi la strage di Nizza – allora scegliete un infedele americano o francese o qualunque altro loro alleato e rompetegli la testa con una pietra, o accoltellatelo, investitelo con un’auto, buttatelo giù da un’altura, strangolatelo o avvelenatelo”. Ad agosto un nuovo appello, nel quale veniva citata anche l’Italia. A settembre del 2014, dopo che Parigi aveva iniziato le sue operazioni in Siria, aveva invocato attacchi contro “l’odiosa Francia“. Un invito accolto il 13 novembre 2015.

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“In Iraq e Siria scoperte 72 fosse comuni: dentro i cadaveri di migliaia di yazidi uccisi dall’Isis”

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