Fisicato, abbronzato, braccia tatuate, sorriso smagliante: Claudio Sona, il primo tronista gay di Uomini e donne, si presenta al pubblico come un tronista qualsiasi, a prescindere dai gusti sessuali. È il prototipo del tronista, quello che abbiamo conosciuto in tutti questi anni nel programma pomeridiano di Maria De Filippi.

E in fondo, forse, erano i tronisti etero ad ammantarsi di un’estetica gay anche senza esserlo, quindi non poteva che andare a finire così: con un tronista omosessuale che ricalca in tutto e per tutto le caratteristiche fisiche di chi lo ha preceduto sull’ambita poltrona di Nostra Signora della Tv.

Nel video di presentazione, il ventinovenne veronese ripercorre la propria vita, spiega al pubblico “mariano” chi è e da dove viene, e anche chi e cosa cercherà da settembre negli studi televisivi di Canale5. “Una persona”, ripete più volte Claudio, senza specificare “un ragazzo”. Sembra quasi che si stia tentando di normalizzare quanto più possibile il rivoluzionario trono gay voluto dalla De Filippi, anche perché la conduttrice di Canale5 ha sempre voluto rappresentare l’omosessualità in televisione senza stereotipi o cliché, trattando l’argomento con naturalezza quasi banale.

Quando Maria De Filippi aveva annunciato l’intenzione di inaugurare il trono gay, le opinioni in merito si erano polarizzate non poco: da un lato c’era chi credeva potesse essere utile alla causa LGBT, visto che Uomini e donne è un programma ultrapopolare, con un pubblico vasto e fedele composto soprattutto da donne, molte delle quali over 40. Presentando un corteggiamento gay a un pubblico del genere, Maria De Filippi di fatto “istituzionalizzava” televisivamente le coppie gay, compiendo una transizione fondamentale nel costume e nell’immaginario collettivo nazionalpopolare.

Dall’altro lato, però, c’era chi credeva, e crede ancora, che il programma sia troppo trash per riuscire a “normalizzare” il dibattito sull’argomento e che anzi il rischio sarebbe quello di trashizzare le coppie gay nel tritacarne pomeridiano di Canale5, rivelandosi persino controproducente.

Di sicuro la scelta di Maria De Filippi è al tempo stesso rivoluzionaria e paraculissima: l’atteggiamento di Bloody Mary nei confronti delle coppie omosessuali è noto da tempo ed è di massima apertura, ma è innegabile che, dopo l’ultima annata non certo esaltante per la “narrazione” dei corteggiamenti sul trono, la conduttrice ha deciso di piazzare un colpo d’effetto, dalle ovvie ricadute mediatiche. La De Filippi, come spesso fa (riuscendoci quasi sempre), ha unito l’utile al dilettevole, coniugando educazione nazionalpopolare e colpo di scena per far cassa all’Auditel.

L’unico dubbio che resta, prima di vedere come si comporterà Claudio Sona in studio e soprattutto come si comporteranno i suoi corteggiatori, riguarda l’aspetto fisico del bel veneto. È davvero troppo tronista, troppo cliché defilippiano, troppo bellone ciuffomunito.

Secondo alcuni è giusto così, perché Claudio è un ragazzo come tutti gli altri e sul trono di Maria De Filippi ci va gente così. Ma forse stavolta era il caso di osare un po’ di più, di scegliere un gay “normale”, anzi un ragazzo normale, a prescindere dai gusti sessuali. Si poteva, finalmente, presentare al pubblico di casalinghe un ragazzo della porta accanto che va in tv a cercare l’amore (e la fama, ovviamente) riuscendo per una volta a capovolgere i cliché del tronista. Occasione persa, dunque? È ancora presto per dirlo.

La prima puntata è già stata registrata e manca poco alla messa in onda. Solo allora capiremo se l’esperimento di Maria De Filippi si potrà considerare riuscito o no. Ci aspetta un lungo anno nazionalpopolare-trash per trarre le conclusioni.

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