Ci sono anche molti animali tra le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Non solo le decine di bestie finite sotto le macerie di stalle e fienili crollati. Molte greggi sono state abbandonate nelle ore successive alla tragedia, oppure allontanate da casolari distrutti o inagibili. E centinaia di litri di latte sono andati perduti, perché i sistemi di mungitura sono inutilizzabili o perché le strade rurali per il trasporto sono impraticabili per via degli smottamenti. E’ la Coldiretti a stilare un primo bilancio di un’emergenza che corre in parallelo all’urgenza di soccorrere gli sfollati.

L’economia del territorio colpito dal sisma è ampiamente basata sull’agricoltura. Sono circa mille le aziende agricole nelle zone terremotate, in prevalenza allevamenti di bovini e ovini. In queste ore nelle campagne manca tutto, c’è bisogno di foraggi, mangimi, generatori di corrente, carrelli per la mungitura, pali e filo elettrificato per le recinzioni. Ma c’è anche il timore che qualcuno possa approfittare dell’emergenza per rubare scorte o animali dalle fattorie isolate. Per evitare episodi di furti o abigeato i giovani di Coldiretti hanno organizzato delle ronde notturne, ma evitare del tutto episodi di sciacallaggio appare impossibile.

Coldiretti si sta coordinando con l’Associazione Italiana Allevatori (AIA) per procedere a una rapida consegna di carrelli per la mungitura e generatori di corrente alle aziende colpite, e con Consorzi Agrari d’Italia (CAI) per fornire mezzi tecnici e mangimi per garantire l’alimentazione degli animali. Diversi gli allevatori che non vogliono abbandonare le loro abitazioni inagibili proprio per la necessità di garantire quotidianamente l’alimentazione e la mungitura del proprio bestiame. A questi piccoli imprenditori, che un blocco totale delle attività manderebbe in crisi, è necessario garantire l’alloggio in tende, camper o roulotte. L’associazione dei coltivatori informa però che tra gli agricoltori è scattata prontamente una gara di solidarietà, con il soccorso ai colleghi colpiti e la sistemazione delle strutture danneggiate delle loro aziende.

“Una specifica unità di crisi lavora per affrontare l’emergenza nelle aree colpite, che sono a forte vocazione agricola e allevatoriale, con sostegni che arrivano da tutto il territorio nazionale anche per le famiglie coltivatrici colpite da lutti dolorosi” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che lunedi 29 agosto sarà nella zone del sisma. Agricoltori, cittadini, strutture economiche e cooperative lungo tutta la Penisola possono contribuire a questa azione di solidarietà donando su uno specifico conto corrente denominato “Coldiretti pro-terremotati”. Ad Amatrice è stato inoltre aperto un ufficio improvvisato dell’organizzazione, perché anche i suoi locali sono stati distrutti dal terremoto.

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