Il famoso storico dell’arte Salvatore Settis, ospite alla festa del Fatto a Roma e protagonista del primo dibattito sul referendum costituzionale che apre la due giorni alla Città dell’altra economia a Testaccio, giudica positiva la retromarcia di Renzi sulle sue possibili dimissioni in relazione alla vittoria del No. “Era una sciocchezza legare questa riforma alle sorti del governo, fu Calamandrei a dire che i banchi del governo devono restare vuoti durante i procedimenti di revisione costituzionale, così non è stato” sostiene il professore. “Le posizioni del Sì sono menzognere, i costi della politica non si riducono, e questa riforma ci regala un parlamento che non funziona, preferirei spendere di più che avere istituzioni azzoppate, è una riforma dolorosa per chi come me crede nella nostra bella Costituzione”

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Referendum costituzionale, l’Anpi farà il confronto con il Pd: “Ma modalità e moderatore dobbiamo concordarli”

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Referendum, Settis: “Sì menzognero. Costi non ridotti e Parlamento che non funziona”

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