Dopo la presa di posizione definitiva del presidente Vincenzo Boccia al Meeting di Rimini, la macchina di Confindustria si muove compatta per promuovere il sì al referendum sulle riforme tra gli imprenditori associati. In queste ore, secondo Repubblica, la confederazione degli industriali sta inviando a tutte le sue organizzazioni locali un vademecum intitolato “Perché sì. Come spiegare il referendum”. Il pamphlet, quattordici pagine, è accompagnato da una lettera del direttore generale Marcella Panucci, che invita “a comunicarci le possibili date degli eventi di presentazione in modo da poter organizzare al meglio la nostra presenza sul territorio”. Segue la richiesta di “darci notizia delle modalità con cui riterrete di sostenere le ragioni del Sì e delle iniziative avviate sui vostri territori e nelle vostre categorie (eventuale adesione di associazioni o di imprenditori a comitati per il Sì, ecc)”.

Il vademecum, che cita pure un discorso di Giuseppe Dossetti – “Principi da custodire, istituti da riformare” – ricostruisce le posizioni di Confindustria sulle riforme varate dai diversi governi dal 1990 a oggi. Poi si passa ai contenuti della riforma firmata dal ministro Maria Elena Boschi: come cambia la Camera, il nuovo Senato, il nuovo percorso delle leggi, come cambiano i poteri del governo e i rapporti tra Stato e Regioni, le novità per la finanza pubblica, i contrappesi.

“La macchina è in pieno movimento per sostenere la linea del premier Renzi“, “senza fingimenti“, chiosa il quotidiano romano. In cambio, Boccia chiede al governo una manovra favorevole agli investimenti e che incentivi la competitività tagliando le tasse alle imprese.

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