Un bambino di 8 anni è rimasto ucciso a Goteborg per l’esplosione di una granata lanciata all’interno dell’appartamento del quartiere di Biskopsgarten nel quale si trovava. Il piccolo si chiamava Yuusuf Warsame ed era originario di Birmingham, in Gran Bretagna. Al momento dell’esplosione stava dormendo nel soggiorno dell’appartamento, all’interno del quale si trovavano almeno altri cinque minori e diversi adulti, tra i quali la madre, il fratello e una sorella. Secondo la polizia svedese l’attacco potrebbe essere legato a uno scontro tra bande criminali rivali. Nell’appartamento risulta residente un uomo condannato per una sparatoria mortale avvenuta a Goteborg lo scorso anno. “Dobbiamo capire se il movente è legato a questo. La nostra teoria è che possa esserlo, ha detto al sito The Local il portavoce della polizia, Thomas Fuxborg”.

La sparatoria, avvenuta nel marzo del 2015, riporta la Bbc, era legata a una faida all’interno della comunità somala di Goteborg per il controllo del traffico di droga. Un gruppo di uomini con armi automatiche fecero irruzione all’interno di un pub di Biskopsgarten, uccidendo un pregiudicato e un altro uomo che si trovava casualmente nel locale. Per l’attacco sono stati condannate nei giorni scorsi otto persone con sentenze che vanno dai sette anni di carcere all’ergastolo.

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