Per chi non lo sapesse, il Concorso di Eleganza di Pebble Beach (California) è una delle mostre di auto più prestigiose al mondo: ogni anno vengono esposte vetture storiche, moderne ma anche concept cars che rendono l’evento un vero e proprio appuntamento per tutti gli appassionati di automobilismo.

Nell’edizione 2016 della rassegna organizzata nella Contea di Monterey, che si è appena conclusa, sono state svelate due 2 spider da sogno: la prima è la Lamborghini Centenario Roadster, una hypercar prodotta in appena 20 esemplari – venduti ciascuno al prezzo di 2 milioni di euro (tasse escluse) – dotata di monoscocca e carrozzeria in fibra di carbonio. La vettura è spinta da un motore V12 che eroga ben 770 CV di potenza e vanta la trazione integrale permanente e l’asse posteriore sterzante che aumenta agilità o stabilità a seconda della velocità di marcia.

Meno futuristica da un punto di vista stilistico ma comunque molto affascinante anche la Aston Martin Vanquish Zagato Volante: è realizzata con il celebre carrozziere italiano che collabora con il brand inglese dagli anni ’60. Pure in questo caso la produzione è limitata – 99 esemplari – mentre sotto al cofano scalpita un V12 da 5.9 litri e 600 CV di potenza. All’interno, oltre a quelli in carbonio, ci sono gli inserti in bronzo anodizzato.

Tuttavia Pebble Beach è anche sinonimo di show-car: quella più affascinante è certamente la Mercedes-Maybach 6, prototipo di una maxi-coupè da 5,7 metri con cerchi da 24” e portiere con apertura ad ali di gabbiano. Lo stile riprende quello della supercar degli anni ’30, ma abitacolo e meccanica anticipano il domani delle Mercedes più esclusive: il primo è minimalista e sfrutta tecnologie come la realtà aumentata – proietta informazioni contestualizzate al percorso sul parabrezza – i controlli gestuali e i sensori biometrici che rilevano le condizioni psicofisiche dei passeggeri ed impostano di conseguenza il climatizzatore, il sistema audio e l’illuminazione interna. Invece il powertrain è composto da quattro motori elettrici – uno per ruota – che erogano 750 CV di potenza massima. L’autonomia dichiarata dal costruttore è pari a 500 km.

Più convenzionale la BMW 2002 Hommage che a Pebble Beach si veste della livrea “Turbomeister”: la vettura omaggia alcuni bolidi da corsa prodotti a Monaco negli anni ’70, a cominciare proprio dall’omonima 2002, la prima auto con motore turbo fatta da BMW. In realtà la Hommage era stata presentata già al Concorso di Eleganza di Villa d’Este, anche se con colorazioni meno esotiche. Ad oggi il costruttore bavarese non ha fornito alcuna informazione sul motore.

Ultima, ma non per importanza, la Cadillac Escala, berlina in salsa coupè a 4 porte da quasi 5,4 metri che anticipa il futuro stilistico della marca americana. Curato il comparto tecnologico con comandi tattili per la connettività, mentre l’interazione man-machine avviene attraverso comandi vocali e gestuali. Il motore unisce frazionamento e cubatura americana con le tecnologie più in voga in Europa: si tratta di un 4.2 V8 biturbo con disattivazione programmata dei cilindri; sarà presto adottato anche sulla CT6, da cui peraltro la Escala eredita la piattaforma costruttiva a trazione posteriore.

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