Invettiva del cuoco Gianfranco Vissani contro i vegani e i cultori della cucina sperimentale “molecolare”. Ospite di In Onda Estate (La7), lo chef di Massimo D’Alema (descritto come amante delle frittate) si rende protagonista di un vis-à-vis con il collega Davide Oldani, fautore della “cucina pop”, da lui definita come “stile di vita”. “Che mi fai, come i vegani?” – insorge Vissani – “Ma quale stile di vita, dai, è una tua cucina!”. La polemica tra i due verte poi sulla cucina a bassa temperatura, sulla quale Vissani si accalda oltremodo: “Con questa cucina mangiamo il capretto a basse temperatura, quando invece è tiepido. Lo stesso vale per lo stinco, la guanciola, il pollo. Vengono cotti due volte e questa cosa non la sopporto, perché vuol dire che non siamo più all’altezza di cucinare un pollo. Abbiamo queste cucine moderne a induzione e con controsoffitti aspiranti, poi non se po’ fa’ un cazzo! Non sappiamo fare più un cazzo!“. Infine, l’attacco ai vegani: “Sono una setta, come i testimoni di Geova“. “Non dire stupidate”, mormora Oldani. “E invece è vero” – ribatte il cuoco umbro – “Io li ammazzerei tutti. E intendo i vegani, non i vegetariani. Anche Pitagora era vegetariano, ma mangiava uova e formaggio. I vegani sanno benissimo che il pane che comprano ha il miglioratore, cioè un estratto del pancreas del maiale“. Gli fa eco Carlo Cambi, autore de “Il gambero rozzo”: “Sono d’accordo con Vissani. Dopo la P2, avremo la V2

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