L’animale vertebrato più longevo del mondo nuota nelle acque dell’Artico: è lo squalo della Groenlandia, con un’aspettativa di vita che supera anche i 400 anni. Il Somniosus microcephalus, questo il suo nome scientifico, mediamente vive fino ai 270 anni, ma alcuni esemplari si avvicinano al mezzo millennio. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori guidato da Julius Nielsen e formato da studiosi danesi, norvegesi e groenlandesi, e pubblicata sulla rivista Science. 

Gli esemplari adulti di questo squalo possono crescere fino ai 5 metri di lunghezza, ma lo fanno molto lentamente (circa un centimetro all’anno). Tuttavia ci si può imbattere anche in alcuni esemplari di 6-7 metri, con un peso che supera la tonnellata. Cosa mangiano per raggiungere le loro notevoli dimensioni? Prevalentemente pesci e foche, anche se, secondo alcune testimonianze, nei loro stomaci sono stati ritrovati dei resti di renne e di orsi bianchi

Il tasso di crescita incredibilmente lento sarebbe proprio il segreto della loro straordinaria longevità. Secondo il Corriere.it, la pesca di questi animali è sempre stata molto limitata, in quanto la loro carne non è praticamente commestibile, un fatto che ha favorito la conservazione della specie. Solo alcuni Inuit e alcune popolazioni dell’Islanda, infatti, mangiano gli squali della Groenlandia, dopo aver bollito e fatto essiccare per mesi le loro carni. Questi squali highlander raggiungono la maturità sessuale attorno ai 150 anni.

I ricercatori non hanno potuto calcolare gli anni di vita degli squali con il metodo tradizionale: solitamente viene analizzato il tessuto calcificato, tuttavia questo animale ne è piuttosto carente. Gli studiosi allora sono ricorsi alla tecnica della datazione al radiocarbonio analizzando il cristallino degli occhi di 28 femmine che erano state catturate da alcuni pescatori del nordatlantico, finendo accidentalmente nelle loro reti. I Somniosus microcephalus si possono trovare solo nelle acque del Nord Atlantico, tra le coste dell’Inghilterra, della penisola scandinava, di parte della parte del litorale francese che si affaccia sull’Atlantico e in alcune zone intorno alle coste del Nord America, oltre che in Groenlandia ovviamente.

L’articolo su Science

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