Fino a 100 milioni di dollari. Tanto si preparano a ricevere l’informatore Henry Markopolos, che per anni ha denunciato lo schema Ponzi messo in piedi dal finanziere truffatore Bernard Madoff, e il suo team. La cifra non è il premio per il whistleblowing su una delle frodi finanziarie più gravi di tutti i tempi, ma rappresenta il compenso per un caso diverso: quello relativo alle irregolarità nelle operazioni in valuta estera ai danni di clienti da parte di istituti come Bank of New York Mellon e State Street, che si sono accordate con le autorità federali (Sec e Dipartimento della Giustizia) per chiudere il caso con patteggiamenti per un totale di oltre 1,2 miliardi di dollari.

Ora parte di quella cifra, sulla base dei nuovi incentivi previsti per i whistleblower, dovrebbe andare a Markopolos e tre ex dipendenti dei due istituti che con la sua consulenza hanno scoperchiato la frode. Secondo il New York Times, le ricompense ammonteranno appunto in oltre 100 milioni di dollari, la cifra più alta mai riconosciuta per casi come questi.

Articolo Precedente

Crescita, export in calo a giugno e prezzi ancora in flessione. Verso rallentamento del pil nel secondo trimestre

next
Articolo Successivo

Crescita, l’Italia si ferma. Nel secondo trimestre pil al palo: +0% dopo il +0,3% dei primi tre mesi

next