L’ornitorinco è un simpatico animaletto semi acquatico che, come si legge su Wikipedia, “abita in piccoli corsi d’acqua e fiumi in un vasto habitat dalle fredde regioni montuose della Tasmania e delle Alpi australiane alle foreste pluviali tropicali delle coste del Queensland a nord fino alla base della penisola di Capo York”.

Cosa c’entra coi motori? Apparentemente nulla, se non che gli architetti navali francesi della Van Peteghem Lauriot Prévost hanno deciso di chiamare proprio Platypus (ornitorinco appunto, in inglese) un prototipo che definire barca a motore è francamente riduttivo.

Tecnicamente somiglia a un trimarano, ma come si può vedere nel video qui sotto è anche una sorta di piattaforma per il diving con lo scafo centrale in grado di abbassarsi e viaggiare sotto l’acqua, garantendo ai passeggeri una bella esperienza di snorkeling con una velocità di tre nodi senza dover nuotare, grazie anche a maschere provviste di ossigeno.

La propulsione può arrivare indistintamente da due motori elettrici o a benzina (12 nodi la velocità massima), a seconda dell’autonomia desiderata. Interessante la lista degli optional: un sistema di comunicazione che comprende wi-fi e navigazione Gps, telecamere a 360°, un periscopio digitale e dulcis in fundo, per stare sicuri, una gabbia anti squalo… Il Platypus, nella sua versione definitiva, arriverà l’anno prossimo in tre diversi allestimenti con un prezzo di listino che partirà da 60 mila euro.

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