Le parole usate nei titoli dei giornali e dalla politica sono davvero comprensibili da tutti? Non si direbbe, ascoltando le risposte dei cittadini in strada. Come la scorsa estate sulle rive del lago di Albano, Uomo da marciapiede ha effettuato un esperimento sociale nel centro di Napoli, con risultati non proprio incoraggianti. Ben pochi tra gli intervistati mostrano di conoscere il significato di termini come quorum, brexit, spread, Italicum. Incomprensibili ai più risultano parole che i titolisti danno per scontate come bicameralismo, premio di maggioranza, voto di fiducia, questione morale. Ancor più ostiche espressioni come stress test, Csm, lgtb, family day. Insomma, per molti comprendere in pieno il senso della cronaca politica ed economica è un’impresa ardua. In attesa di elevare gli standard di istruzione primaria e cultura diffusa – assai vasto programma – forse protagonisti e mediatori del dibattito pubblico dovrebbero impegnarsi a usare un linguaggio più accessibile  di Piero Ricca, riprese e montaggio Fabio Capasso