Dopo il maltempo, il doping e le polemiche anche il guano degli uccelli si abbatte sui Giochi olimpici di Rio, al via sabato 6 agosto. I campi verdi, sopratutto quelli all’aperto, destinati al torneo di tennis presentano macchie bianche su buona parte della superficie. I resti delle escrezioni animali rischiano di diventare un problema quando i giocatori inizieranno ad allenarsi e a disputare match. Oltre che per le teste degli spettatori.

Per verificare la presenza di numerosi volatili basta dare un’occhiata al cielo brasiliano, il problema non può essere quindi risolto del tutto ma un team di esperti è stato mobilitato per capire quali interventi effettuare. “Se riusciranno a pulire tutto mi sentirò più tranquillo – commenta il tennista brasiliano Bruno Soares, impegnato nel doppio -. Sono problemi che se giochi su campi scoperti, come questi, possono accadere. Mi ricordo che qualcosa del genere mi è successo in Australia, ma credo che se un match si fa particolarmente intenso gli uccelli staranno alla larga, perché si spaventano“. Il suo collega Marcelo Melo spiega invece di non essersi accorto del problema guano, “perché quando passo probabilmente hanno pulito tutto”.

Secondo il responsabile dell’area Eduardo Frick, “le pulizie in tutti gli ambienti del tennis sono frequenti, e dobbiamo farlo perché i campi sono allo scoperto. Ma i venti forti che soffiano in questa zona possono condizionare il nostro lavoro. E poi non dimentichiamoci che l’alto numero di uccelli presenti è tipico di questa regione, dove prima c’era l’autodromo di Jacarepaguà e adesso c’è il Parco Olimpico: qui di alberi ce ne sono sempre stati tanti”.

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