L’Inps si rinnova. O almeno questa è l’intenzione del presidente Tito Boeri che ha firmato tre “atti per la riorganizzazione” dell’istituto di previdenza. Sono tre i pilastri su cui si fonda il “nuovo Inps”. L’obiettivo è quello di aumentare la presenza sul territorio, riqualificare e ringiovanire il personale, razionalizzare la dirigenza, con nuove modalità per il conferimento degli incarichi.

Il presidente, Tito Boeri, aveva già manifestato l’intenzione di voltare pagina e ora passa ai fatti, sottoscrivendo tre atti per un nuovo copione: “il regolamento di organizzazione”, “il nuovo ordinamento delle funzioni centrali e territoriali” e un iter preciso “per il conferimento degli incarichi dirigenziali”. Le tre “determinazioni del presidente”, questo il titolo ufficiale dei provvedimenti, sono state appena pubblicate sul sito dell’Inps, con tanto di allegati che ridisegnano la mappa dell’Istituto.

Il riassetto produrrà i suoi effetti a partire da settembre, con la stabilizzazione di dipendenti in comando, tutte professionalità che l’Inps non vuole perdere. Ma si cerca anche di assumere nuovi funzionari, con un bando per 500-600 posti. Personale che andrà a rimpiazzare profili più bassi, per alzare verso l’alto l’asticella, come anticipato da Boeri in un’intervista di qualche giorno fa al Messaggero.
I cambiamenti investiranno anche i piani alti, da 48 posizioni dirigenziali si passerà a 36. Non solo, molte saranno spostate in periferia. Ora, infatti, la maggior parte sono a Roma, mentre quando entrerà a regime il nuovo piano la situazione sarà ribaltata (14 nella Capitale e 22 sul territorio). La nomina dei dirigenti seguirà precisi canali: nel caso di ristrutturazioni si dovrà pescare da una rosa selezionata da una commissione ad hoc di tre membri esterni. Si mette poi l’accento sul principio di rotazione degli incarichi e si esplicita come la loro durata non possa essere inferiore a 3 e superiore a 5.

La necessità di rivedere la struttura dell’Inps arriva anche dall’accorpamento di Inpdap ed Enpals, fusione che aveva generato duplicazioni. Non si tratta però semplicemente di tagliare, ad esempio sarà creata una nuova posizione dirigenziale per la non auto-sufficienza. Il Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza, dell’Inps è in allerta. “Non abbiamo ancora definito una posizione, siamo in attesa di sviluppi”, spiega il presidente del Civ, Pietro Iocca. La partita potrebbe quindi riscaldare l’autunno, con le questioni previdenziali aperte su tutti i fronti, dalle pensioni in senso stretto alla governance dell’Istituto.

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