Instagram ha reso disponibile la sezione “Stories” che permetterà agli utenti di caricare foto e video destinati a scomparire dopo 24 ore. L’idea non è di certo innovativa, anzi, sembrerebbe proprio ‘ripresa’ da un altro social network: Snapchat (150 milioni di utenti attivi ogni giorno). La campagna espansionistica di Mark Zuckerberg, inventore di Facebook e proprietario di WhatsApp e Instagram, non sembra avere confini: dopo aver cercato (inutilmente) di acquistare l’app creata da Evan Spiegel, ha deciso di contrastarla direttamente fornendo a Instagram le armi necessarie.

Le Stories funzionano proprio come le “Storie” di Snapchat, anche il nome in fondo è lo stesso: si possono applicare vari filtri a foto e video, è possibile scrivere didascalie, sono visibili gli utenti che hanno visualizzato la nostra storia ed è possibile scambiare messaggi con gli amici. Tuttavia Instagram Stories non sostituirà il normale uso dell’app, ma sarà solo un valore aggiunto.

Gli utenti non hanno apprezzato l’idea che Instagram diventi una sorta di alter-ego di Snapchat e hanno infiammato il web con insulti diretti all’app e a Zuckerberg, facendo arrivare l’hashtag #InstagramStories tra i trending topic di Twitter.

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