“Siete lesbiche e non potete suonare”. A Rossano (provincia di Cosenza) salta il concerto rock delle “Le Rivoltelle” che era stato programmato per il 20 agosto nella cittadina in provincia di Cosenza dove ci sarà la festa religiosa in onore di San Pio. Nonostante il preaccordo già concluso, la band (composta da quattro donne) secondo il comitato organizzatore avrebbe offeso “la morale cattolica di ogni singolo cristiano di questa comunità”.

“Il pregiudizio nasce da una supposizione, perché noi non abbiamo mai dichiarato di essere quattro lesbiche – spiega Elena, cantante e leader de Le Rivoltelle ai microfoni de ilfattoquotidiano.it -. Nonostante questo siamo vittime di omofobia. Questa situazione l’avevamo già vissuta. Siamo stanche di essere vittime di pregiudizi basati sul nulla. È un paradosso. Penso a tutte le persone che ci soffrono sul serio e mi incazzo il doppio”. Il sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, prende le distanze dal comitato organizzatore e dichiara sui giornali locali: “Non ho avuto alcun ruolo nella vicenda, ma mi sento in dovere di chiedere scusa a nome di tutta la comunità rossanese”.

“Il sindaco di Rossano ha espresso il suo rammarico per quello che è successo ma le altre istituzioni no – aggiunge Elena -. Il concerto comunque non si fa. Il problema non è essere o non essere omosessuale. È una situazione di merda”

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