Doveva essere un tranquillo convegno sull’acqua pubblica in Valtellina, è diventata una rissa sul cachet di Vittorio Sgarbi, con tanto di denuncia per truffa. Una bufera in un bicchier d’acqua che si deve, appunto, al solito Sgarbi che doveva essere l’ospite d’eccezione di un incontro pubblico che si è tenuto a Berbenno a metà luglio. Titolo: “Strozzati dall’acqua”. A organizzarlo è tal Fabio Misuraca, consulente che difende le aziende dalle pretese delle banche e dalle bollette di fornitori pubblici troppo esosi. Lo scopo era nobile: un confronto sullo spinoso problema dei rincari tariffati della Secam, il consorzio cui i sindaci della zona hanno affidato la gestione del servizio idrico. L’incontro si tiene all’hotel Salyut il 12 luglio davanti a una settantina di persone. Ma di acqua non parla più nessuno. I giornali locali hanno riportato che è stato un “flop” rispetto alle attese perché Sgarbi, annunciato a tambur battente da giorni, ha dato buca. E qui la storia s’infittisce di mistero, prima di finire sul tavolo della questura di Sondrio.

Misuraca la racconta così:“Ho pensato che invitare Sgarbi fosse una buona idea per la vis polemica che usa quando affronta certi temi”. Si mette in rete, incappa in un’agenzia che pubblicizza la possibilità di “prenotare” il critico a pagamento. La tariffa per un paio d’ore è di 6mila euro, spese escluse (istruzioni: “no pesce, Lambrusco e dei primi”). Un botto, ma gli sponsor dell’evento sono industriali arcistufi di pagare l’acqua come l’oro e pur di dar risalto alle loro doglianze mettono mano al portafogli. E qui inizia il garbuglio. Misuraca fa due versamenti all’agenzia per 3mila euro come anticipo per “bloccare l’agenda di Sgarbi”. L’agenzia li chiedeva in contanti, cash. Lui rifiuta, vuole che i pagamenti siano tracciati e chiede di ricevere un contratto d’opera a giustificazione del versamento. Dall’agenzia non arriva nulla. Si avvicina l’evento e – giura Misuraca, ma l’agenzia su questo nega – solo quel giorno viene avvertito che “Sgarbi non ci sarà”.

L’avvocato a questo punto ripara come può. Quando il convegno senza Sgarbi finisce chiede almeno la restituzione delle somme, che non arrivano. Sauro Moretti,  cade dal cielo. E’ il manager di Sgarbi, l’uomo che cerca di tenerlo a bada sapendo che la sovraesposizione del suo esuberante cliente può rivelarsi controproducente per gli affari dell’industria che gli ruota attorno. Così vaglia con cura interventi, comparsate e iniziative. Ogni tanto però Sgarbi gli sfugge di mano, come il paziente al medico più meticoloso. “Come truffa?!?”, dice. “Noi abbiamo detto chiaramente che non sarebbe andato e siamo pronti a restituire i soldi, ma l’agenzia mi deve fare almeno una nota di riaccredito”. L’agenzia però non lo fa e anzi “valuta azioni legali contro il Misuraca per aver utilizzato senza autorizzazione il nome e l’immagine del nostro cliente”. Dopo varie insistenze, l’avvocato si decide a varcare la porta della locale Procura, dove denuncia l’agenzia per truffa e altri reati.

I giornali locali intanto parlano del convegno come di una “bufala” e dipingono l’organizzatore come un millantatore. Misuraca insiste: “Non ho invitato Sgarbi, l’ho ingaggiato e pagato!”. E lui? Il critico al telefono dice di ricordarsi vagamente il nome dell’agenzia, “ma di tutta questa storia non sa nulla”. E ripassa Moretti che dice: “Io avevo comunicato per tempo che non sarebbe andato. Il tema del convegno non era in linea. Fosse stato un percorso artistico sulla rappresentazione dell’acqua nell’arte…”. Ma avevate letto il programma del convegno? “Sì ma poi ci abbiamo pensato e le perplessità hanno prevalso. Dobbiamo stare attenti a dove lo mandiamo, a tutelare il valore della sua presenza”.  Sarà, ma in rete già campeggia un’altra iniziativa piuttosto curiosa. “Il braccialetto del fedele, l’unico autorizzato a essere commercializzato con l’effige del Papa dall’Osservatore Romano”, promette un’altra società di comunicazione che vende la partecipazione di Sgarbi alle aziende. Doveva essere presentato – con Sgarbi testimonial – in una conferenza stampa il 22 luglio ma l’appuntamento è stato cancellato. “Ho ricevuto il materiale, non sono molto convinto e mi sa che declineremo” taglia corto il solito Moretti, che forse ricorda le bestemmie in diretta del suo cliente. E forse ci sarà meno lavoro per qualche Procura.

Riceviamo e pubblichiamo in nome e per conto di Vittorio Sgarbi

L’ accordo per la partecipazione del Prof. Sgarbi al convegno riguardava il tema dell’ usura bancaria. Su tale intesa, l’Agenzia confermava la partecipazione del Professore e riceveva l’ anticipo con due bonifici.

Pochi giorni prima dell’ evento, il sig. Misuraca comunicava che il tema era cambiato e riguardava i rincari del Consorzio idrico.
Immediatamente l’ Agenzia, d’ accordo con il manager Moretti, precisava che il Professore avrebbe partecipato ugualmente, purche’ il tema riguardasse il valore dell’ acqua nell’ arte e non tanto i rincari di Secam. A questo punto il sig. Misuraca stesso, di propria iniziativa, sospendeva l’ evento e chiedeva la restituzione dell’ acconto. Nessuna truffa dunque od altro reato che dir si voglia, bensi’ un inadempimento contrattuale del richiedente Misuraca rispetto accordi preventivi esattamente individuati sul tema. Accordi ugualmente violati dal Misuraca con l’ esposizione di locandine non approvate dal manager del Professore, proprio perche’ raffiguranti il tema mai concordato. Quanto al contratto d’ opera, lo stesso e’ stato richiesto solo allorquando l’ Agenzia richiedeva il saldo, mai pervenuto.
Tutto cio’ precisato, si valuteranno nel prosieguo le piu’ opportune azioni nei riguardi del sig. Misuraca, a tutela dei diritti ripetutamente violati dei miei assistiti.
Cordialmente Avv. Claudio Rea
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