Pochi metri, circa 600 separano piazza Colonna da palazzo Grazioli a Roma, ma per i disabili, accompagnati dall’associazione Luca Coscioni, diventa un’odissea fatta di dislivelli, marciapiede alti, assenza di scivoli, tombini, buche. Tutto fa sì che la passeggiata sia come scalare una montagna insormontabile senza l’aiuto di una terza persona. Da oggi arriva l’app No-barriere per segnalare e cercare di rimuovere tutte le strutture architettoniche che impediscono la mobilità delle persone in carrozzina. “Io voglio muovermi come tutti gli altri, è un mio diritto, voglio prendere l’autobus e andare a piazza San Pietro, ma non posso salire dove si trovano le fermate – è l’appello di Gustavo Fraticelli, vicesegretario dell’associazione Coscioni – Roma è una città a traffico limitato anche per noi disabili, la sindaca Virginia Raggi rompa con il passato, basta con le promesse fatte negli anni, vogliamo i fatti, non ci sono i soldi è soltanto una scusa, basta fare i marciapiedi che degradano come a New York invece che costosi scivoli”. “Diamo ai disabili uno strumento informativo, politico e giuridico per segnalare e rimuovere barriere, si entra nell’app, si scatta una foto, grazie alla geo-localizzazione si sa esattamente dove si trova la barriera sulla mappa, si può scrivere al sindaco, alle istituzioni” spiega Marco Cappato dei Radicali italiani. “Lo scopo politico è quello di far diffondere l’app per sensibilizzare il governo nazionale, rimuovere le barriere conviene, è un investimento che ha un ritorno in termini economici perché i disabili possono muoversi autonomamente senza assistenza, andare a lavoro, girare la città, fare i turisti come tutti gli altri”

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