Per cinque mesi l’accampamento dei migranti al porto del Pireo è rimasto sostanzialmente nascosto ai turisti, ma ora, nel pieno della stagione con i traghetti e le navi che arrivano anche all’imbarco E1, è impossibile non vedere le centinaia di tende in cui vivono soprattutto afghani e siriani. Il governo greco sta cercando di farli andare via, spostando la fase di pre-registrazione (primo passo per chiedere l’asilo) da questo campo ‘irregolare’ a quelli regolari posti fuori Atene (Oinofyta, Scaramanga ecc.): ora vivono al porto meno di 700 persone. “La maggior parte ha deciso di andare in questi centri, ma altri restano qui per capire quali sono le prossime mosse del governo”, spiega Anita Dullard che lavora al presidio della Croce Rossa al porto del Pireo. Anche questi centri regolari sono al collasso e questi migranti (una parte dei 50mila presenti in Grecia) arrivati qui, soprattutto dopo la chiusura del campo di Idomeni, sono in attesa di capire dove attendere la risposta alle loro domande di asilo politico

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