Il governo prende tempo sulla riforma della pubblica amministrazione. L’esecutivo si concede sei mesi in più del previsto, diciotto anziché dodici, per emanare alcuni decreti attuativi della legge che porta il nome del ministro Marianna Madia. Il governo, così, avrà tempo fino alla fine di febbraio 2017 per presentare i testi attuativi. Le norme in questione riguardano la riduzione di uffici ministeriali e delle autorità di controllo, l’organizzazione dei ministeri, il Pra (pubblico registro automobilistico) e le semplificazioni in tema di sport. Lo slittamento è contenuto nel decreto di proroga delle missioni internazionali, approvato nei giorni scorsi dal Parlamento. La proposta di rinviare i decreti attuativi è stata avanzata dal relatore per la commissione Difesa, Vito Vattuone (Pd), e approvata dal Senato: il provvedimento è entrato in vigore il 16 luglio.

Più potere a Palazzo Chigi sulle nomine pubbliche – Stando al testo della delega, le nuove regole affideranno a Palazzo Chigi il controllo sulle Agenzie e daranno più poteri alla presidenza del Consiglio sulle nomine pubbliche. La maggior parte delle società pubbliche sono partecipate dal Tesoro, che esercita i diritti dell’azionista, compreso quello di compilare le liste dei consigli di amministrazioni. Queste scelte, ora, dovranno passare per il Consiglio dei ministri. Stessa cosa vale per la vigilanza per le Agenzie nazionali (come le Entrate e le Dogane). Sarà quindi rivista la vigilanza, oggi in capo al Mef, “al fine di assicurare l’effettivo esercizio delle attribuzioni della presidenza del Consiglio dei ministri”.

Riduzione delle autorità – Uno dei futuri decreti Madia per la riforma della P.a. riguarderà la riorganizzazione degli uffici ministeriali e delle autorità di controllo. La delega Madia approvata l’anno scorso dal Parlamento prevede di eliminare gli uffici dei ministeri “doppioni” di Authority e “viceversa”.

Documento unico di circolazione delle auto – Uno dei futuri decreti istituirà un documento unico di circolazione delle auto e definirà i termini dell’interazione tra le banche dati del Pubblico registro automobilistico e della Motorizzazione. Il provvedimento sancirà il passaggio del Pra (oggi in capo all’Aci) al ministero dei Trasporti e a dettare le nuove regole per il documento unico (circolazione e proprietà). Le banche dati di Aci e Motorizzazione civile dovrebbe diventare più “interoperabili”. Significa che sopravviveranno tutte e due le strutture e che, al massimo, dovranno collegare i propri dati per arrivare al documento unico.

Cambia l’organizzazione dei ministeri – Sarà modificata la riforma Bassanini sull’organizzazione dei ministeri, introducendo procedure semplificate per all’approvazione di regolamenti interni. Si passerà dal modello dei dipartimenti a quello del segretario generale (e viceversa) in relazione alle esigenze degli uffici.

Scorporo del comitato paralimpico dal Coni – Un altro provvedimento porterà delle semplificazioni in tema di sport. Sarà scorporato dal Coni il Comitato italiano paralimpico con trasformazione del medesimo in ente autonomo di diritto pubblico.

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