Clash of Titans. Non un film, non un videogame ma una gara fra computer. Non semplici calcolatori ma macchine messe a confronto dalla Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), il braccio tecnologico della Difesa statunitense, per il prossimo 4 agosto.

A sfidarsi saranno sette supercomputer, ognuno dei quali cercherà di violare gli altri proteggendo allo stesso tempo sé stesso. Al team che costruirà l’’hacker virtuale’ migliore andranno due milioni di dollari. La sfida, ha spiegato Mike Walker, responsabile per l’ente americano, ha l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale in grado di trovare in pochi secondi buchi e imperfezioni nei sistemi informatici che richiederebbero altrimenti giorni, in media 312, da parte di esperti umani.

“Quello che speriamo di vedere – afferma – è la prova che l’intero ciclo di sicurezza possa essere automatizzato”. Ai team selezionati per la finale sono stati dati 750mila dollari e l’accesso a uno dei computer in dotazione al dipartimento della Difesa. Anche se le squadre sono tutte statunitensi sono diversi i ricercatori italiani che partecipano alla sfida. Uno dei team, Shellphish, è guidato da Giovanni Vigna, che dirige il dipartimento di Computer Science dell’università di Santa Barbara, mentre anche nel team dell’università di Berkeley sono presenti diversi italiani”.

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