Ha ricevuto migliaia di condivisioni in poche ore il post pubblicato sulla pagina Facebook della Polizia nel quale si ricostruisce la catena di trapianti incrociati dei reni che, grazie una donazione samaritana (cioè una persona viva) ha consentito di salvare la vita a quattro pazienti. Si tratta del secondo caso in Italia, partito da una milanese di 60 anni che, senza alcun legame con i pazienti che hanno ricevuto gli organi, ha deciso di donare il proprio rene. Il suo gesto ha consentito ad altre 3 coppie di donare e ricevere un rene. L’intera operazione ha coinvolto tre centri in cui sono stati prelevati gli organi e altri 3 che li hanno ricevuti, 4 equipe mediche e circa 55 persone tra medici, infermieri e operatori della Polizia. Gli uomini della Polizia stradale hanno assicurato il trasporto dei reni nel rigoroso rispetto dei tempi tecnici prefissati per ciascun ospedale, a bordo della Lamborghini Huracan, percorrendo circa mille chilometri

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