“I veri eroi sono i miei nipotini che mi sono stati accanto fino all’arrivo dei soccorsi”. Parola di
Gaetano Moscato, di anni 71, l’uomo che è assurto alle cronache come il nonno-coraggio della notte della mattanza del 14 luglio sul lungomare di Nizza. Gaetano, una volta capito che il camion frigo stava per investirli, ha spinto via i nipoti, sacrificando il suo arto inferiore. “Nella gravità della situazione ora mi sento bene”, racconta e, riavvolgendo il film di quella notte folle, vuole specificare il ruolo che ha avuto il suo nipotino più grande: “Ha continuato ad assistermi. Mi ha messo la giacca sotto la testa ed è andato a chiedere alle persone vicine se avevano una cintura per fermarmi l’emorragia. Poi ha cercato di fermare tutte le ambulanze gridando”. Dal momento dell’impatto all’arrivo dei soccorsi passano 45 minuti interminabili e il racconto di nonno Gaetano è straziante: “Dopo l’urto la mia gamba era ridotta in poltiglia, quindi ho preso tutti i resti dell’arto e me li sono messi di fianco al corpo anche se l’unica cosa intera era il mio piede sinistro” di Cosimo Caridi e Lorenzo Galeazzi 

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