A pochi giorni dall’insediamento al Campidoglio il sindaco di Roma Virginia Raggi comincia da una delle questioni più complicate della Capitale, l’emergenza rifiuti. Raggi ha deciso di organizzare un tour da Tor Bella Monaca dopo un video, diffuso su YouTube, in cui alcuni ragazzi contano i topi che passano tra l’immondizia, avvistandone 25 in 5 minuti. “E’ scioccante – commenta il sindaco sul facebook – e mi sto recando proprio ora sul luogo per verificare di persona i fatti”. Raggi avverte chi “chi crede di poter trattare come una pattumiera la città”. “Nei prossimi giorni  – dice – con la giunta metterò al vaglio l’ipotesi di un duro incremento delle sanzioni nei confronti di chi si macchia di comportamenti lesivi per le persone e l’ambiente. Fa male ricevere segnalazioni come quelle che provengono in queste ore dal quartiere Prati, di cassonetti vuoti e rifiuti a terra, inclusi forni da cucina e vasche da bagno. Sabato era stato pulito ogni angolo ma l’inciviltà di alcuni ha prevalso sul bene della nostra città”. Terzo passo: penali per i dirigenti Ama.

Sul caso dei topi “abbiamo chiamato immediatamente l’Ama, abbiamo spostato i cassonetti e stiamo ripulendo l’area e nei prossimi giorni la faremo bonificare e derattizzare ma non lo faremo solo qui”. Nel suo giro a Tor Bella Monaca la Raggi ha parlato con molti cittadini, spiegando che la situazione non può essere “a spot”, ma serve “un piano a 360 gradi, che deve prendere il luogo del nulla nel quale Roma si è ritrovata” finora. Oltre all’aumento delle sanzioni la giunta M5s è intenzionata a installare cassonetti con sistemi di videosorveglianza e la collocazione di controllori nelle aree più complesse. “C’è una città da riavviare – aggiunge la prima cittadina – Stiamo iniziando qui da Tor Bella Monaca ma in realtà tutti i quartieri presentano questi problemi. Quindi piano piano li affronteremo tutti. Non abbiamo la bacchetta magica però bisogna iniziare”. La Raggi spiega che “ci stiamo preparando per l’emergenza topi, e quella dei serpenti. Vorrei evitare di parlare di emergenze e capire quali sono i problemi e di affrontarli in maniera organica. Siamo arrivati a questo stato di degrado perché finora ci sono stati solo interventi spot”. 

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