Se lo avete riconosciuto, smettete di compiangerlo. Il ragazzo nella foto qui sopra è stato inserito tra le vittime di tre dei peggiori attentati terroristici del 2016 ma è vivo e vegeto. E’ invece vittima di uno scherzo di cattivo gusto, organizzato da alcuni amici che da quasi due mesi diffondono su Twitter e Facebook diverse foto dello stesso soggetto, indicandolo come vittima ogni qualvolta al mondo capiti una strage. Gli amici burloni ripetono il gioco macabro soprattutto nelle ore immediatamente seguenti le stragi, in cui sui social media impazzano le vere richieste di aiuto dei parenti delle vittime.

Così ‘Alfonso‘, uno dei nomi di fantasia attribuitigli su Twitter, è stato spacciato prima tra i passeggeri presenti sul volo dell’Egyptair precipitato nel Mediterrano lo scorso 19 maggio, poi tra i giovani massacrati ad Orlando nella discoteca Pulse il 12 giugno e infine tra le vittime dell’attentato all’aeroporto Ataturk di Istanbul il 28 giugno.

Lo scherzo è diventato un involontario test sull’affidabilità dei mezzi d’informazione di tutto il mondo. Ad aver spacciato per autentica la foto della vittima sono stati infatti tra gli altri anche la Bbc e il New York Times che ha inserito (e poi rimosso) la foto del falso Alfonso in un video che ricostruisce la timeline dell’attentato di Orlando.

Il magazine online dell’emittente francese France24 si è preso la briga di contattare gli utenti Twitter che hanno diffuso il clamoroso fake, scoprendo che tutti i protagonisti della vicenda vivono in Messico e hanno organizzato lo scherzo perché sarebbero stati truffati da quello che consideravano un amico. In questo modo gli amici traditi si sarebbero vendicati di diverse truffe ai loro danni che andrebbero da piccole somme fino ad oltre 1.000 dollari. “Quest’uomo era mio amico – ha spiegato uno di loro a France24 – ma ha rubato soldi a me e ad almeno altre quattro persone che conosco. Ho sporto denuncia contro di lui sia in sede civile che penale ma, siccome i procedimenti legali si sono arrancati e lui non ci ha ancora restituito i soldi, abbiamo deciso di punirlo pubblicando le sue foto online. Il nostro obiettivo è rovinargli la reputazione. Vogliamo che il mondo intero riconosca la sua faccia”.

Il network francese è poi riuscito a mettersi in contatto con il diretto interessato, di cui ha non ha però voluto rendere note le vere generalità. Il giovane si è detto consapevole dello scherzo: “La mia foto è ovunque per colpa di qualcuno che ha iniziato a diffonderla come scherzo dopo una disputa legale. Non ho denunciato le persone che mi hanno fatto questo perché, in Messico, non accade nulla in questi casi. Ora la mia foto è apparsa in diverse storie molto condivise su Twitter. Ho contattato diversi organi di stampa come la Bbc e il New York Times e gli ho chiesto di cancellare la mia foto ma non hanno mai risposto”.

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