pellèGraziano Pellè – Il più tronista tra i calciatori, il più calciatore tra i tronisti, il ciuffo più immobile della storia dell’umanità era arrivato in Francia da outsider, sottovalutato dagli esperti e dai tifosi perché, in fondo, chi cazz’è Graziano Pellè? Poi i due gol, le prove convincenti, il riscatto del signor Nessuno, goleador in terra d’Olanda (50 gol in due stagioni nel Feyenoord) e adesso senza infamia e senza lode in Premier League (23 gol in due stagioni al Southampton). Bene, bravo, bis: il signor Pellè da San Cesario di Lecce diventato grande e ha convinto anche i più scettici. Tutto questo fino ai quarti di finale contro la Germania, quando l’attaccante azzurro ha fatto la cazzata perfetta, l’epic fail per eccellenza. Se ti chiami Pellè e stai calciando un rigore fondamentale per il passaggio del turno contro la Germania campione del mondo, dovresti stare schiscio assai, affidare l’anima a Dio e sperare di fare gol a un monumento come Manuel Neuer. E invece no, al tronista azzurro sale d’improvviso “l’andare a comandare” di rovazziana memoria e che fa? Comincia a stuzzicare e sbeffeggiare il portierone del Bayern Monaco, facendo il gesto del cucchiaio. Que cojones tiene, questo Pellè! E ora lo provi, ‘sto cucchiaio, no? No. Nemmeno per sogno. La sbruffonata era fine a se stessa, visto che l’attaccante si è prodotto in una ciavattata indegna che nemmeno nel peggior campetto di periferia. La rete lo ha demolito e sfottuto e continuerà a farlo chissà per quanti giorni ancora, e alla fine ti dispiace persino. Perché è vero, non servono capri espiatori, ai rigori si vince e si perde. Ma almeno un “Pirla!” di cuore se lo meriterà o no, questo classico esempio di cazzaro italiano?

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